Il professor Evgeny N. Pashentsev dell’Accademia Diplomatica di Mosca analizza l’aspetto psicologico delle sanzioni e della strategia economica statunitense contro la Russia

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Il professor Evgeny N. Pashentsev dell’Accademia Diplomatica di Mosca analizza l’aspetto psicologico delle sanzioni e della strategia economica statunitense contro la Russia.

Il confronto geopolitico tra la Russia e gli Stati Uniti è un argomento caldo nel panorama delle relazioni internazionali ed è stato ampliamento discusso sia dal mondo accademico che da quello economico. Secondo quando espresso dal Professor Evgeny N. Pashentsev, esperto russo in Comunicazione Strategica e Guerra Psicologica dell’Accademia Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, nel secondo volume di Geopolitical Report intitolato “Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act”: The Psychological Aspect le sanzioni economiche sono uno dei mezzi di pressione degli Stati Uniti maggiormente utilizzati contro la Russia il cui fine è quello di influenzare la politica interna ed estera del Cremlino concepito come uno dei principali avversari della Casa Bianca.

In termini socio-politici, la guerra psicologica strategica è l’impatto psicologico esplicito e implicito a lungo termine dei sistemi concorrenti (attori statali, sovra-statali, intra-statali e non statali) con l’obiettivo di infliggere danni e/o liquidare i beni materiali della parte avversa per vincere la sfida nella sfera materiale. Lo sviluppo concettuale della guerra psicologica strategica è iniziato durante la Guerra Fredda da entrambe le parti: a metà degli anni ’90 l’agenzia RAND ha introdotto il termine “strategic information warfare” riferendosi alla guerra con confini tradizionali sfocati. Secondo Pashentsev, attualmente contro la Russia è in corso una guerra strategica delle informazioni il cui fine è quello di indebolire il paese puntando sul successivo riorientamento geopolitico o la separazione controllata del paese.

La strategia statunitense di sfruttare le sanzioni è dovuta dal fatto che l’utilizzo della forza militare è con il tempo divenuta più difficile, rischiosa e costosa e gli strumenti del soft power non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi sperati. Quindi avendo la forza militare e il soft power mostrato i propri limiti, la comunità di esperti statunitense ha esplorato ulteriori strade non militari come la coercizione, l’indebolimento ed il punire coloro che minacciano gli interessi e la sicurezza statunitense.

In tale volume pubblicato dall’Associazione di Studio, Ricerca e Internazionalizzazione in Eurasia ed Africa (ASRIE) con l’assistenza accademica dei membri del EU-RU-CM Network, l’attenzione viene posta sull’aspetto psicologico delle sanzioni economiche definite da Greg Simons, Associate Professor all’Università di Uppsala (Svezia), come “un’arma scelta degli Stati Uniti nella ricerca di indebolire e alla fine sovvertire i propri nemici”. La guerra economica che gli Stati Uniti stanno conducendo, afferma Simons, contro i propri avversari ha effetti tangibili e intangibili con implicazioni sia a livello nazionale che internazionale.

Darya Bazarkina (Russia), Professore presso il Dipartimento per la Sicurezza Internazionale e gli Affari Esteri dell’Accademia dell’Economia Nazionale e la Pubblica Amministrazione sotto la Presidenza della Federazione Russa (RANEPA), ha sottolineato come il report redatto dal Professor Pashentsev fornisce una nuova visione e lettura delle sanzioni russe rivelando le conseguenze latenti a lungo termine. Ernesto López (Argentina), direttore dell’Istituto dei Problemi Nazionali dell’Università Nazionale di Lanús, ha commentato tale ricerca evidenziando l’interessante punto di riflessione sollevato dal Professor Pashentsev sul ruolo che le sanzioni conto la Russia hanno sia nel contesto politico che nell’aspetto psicologico. Konstantin Pantserev (Russia), professore in Relazioni Internazionali presso l’Univeristà di San Pietroburgo, ha invece voluto focalizzare l’attenzione sul valore delle sanzioni economiche le quali sono un’arma tradizionale degli Stati Uniti per indebbolire o nel migliore dei casi sovvertire i propri nemici.

È possibile leggere e scaricare il secondo volume di Geopolitical Report al seguente link “Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act”: The Psychological Aspect

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