La promozione della diversità culturale ed etnica in Vietnam

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di Giulio Chinappi

Il Vietnam, con la sua ricca diversità etnica e culturale, rappresenta un esempio di convivenza tra i suoi 54 gruppi etnici. La promozione dell’uguaglianza e della diversità costituisce un pilastro della Costituzione della Repubblica Socialista, messo in pratica dalle politiche mirate promosse dal Partito Comunista e dal governo.

FONTE ARTICOLO

Il Vietnam, con la sua ricca storia e diversità culturale, ospita una varietà di gruppi etnici che contribuiscono alla sua ricchezza, un fattore condiviso da molti Paesi della regione. Questo Paese dell’Asia sud-orientale è infatti abitato da ben 54 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti, ognuno con la propria lingua, tradizioni, costumi e stili di vita unici. Tra questi, emerge chiaramente l’etnia dei Kinh, noti anche come Việt, che costituiscono la maggioranza della popolazione (circa l’85,6%) e sono concentrati principalmente nelle pianure costiere e nelle aree urbane. Tuttavia, oltre ai Kinh, ci sono molte altre etnie che contribuiscono alla diversità etnica e culturale del Vietnam, tra cui i Tày, i Thái, i Mường, i H’Mông, i Khmer e i Nùng, tutti con una popolazione che supera il milione di abitanti. A questi si aggiungono il gruppo degli Hoa, ovvero i vietnamiti di origine cinese, ed i numerosi gruppi montagnardi, alcuni formati da poche centinaia di persone, ognuno dei quali porta con sé una ricca eredità culturale e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Questa varietà etnica rende il Vietnam un paese affascinante da esplorare, con una miriade di festival, cerimonie e celebrazioni che riflettono la ricca diversità del suo popolo.

Lo scorso 21 marzo, il Vietnam, come molti altri Paesi nel mondo, ha celebrato la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale, una ricorrenza dal significato particolare per un Paese che ha fatto della diversità la propria ricchezza, diventando un esempio di convivenza tra etnie, lingue e religioni. Nel corso del suo sviluppo a partire dall’indipendenza del 2 settembre 1945, il Vietnam ha saputo trovare il giusto connubio tra l’unità nazionale ed il rispetto della diversità etnico-culturale che lo caratterizza promuovendo una politica nazionale di uguaglianza, solidarietà e mutuo sostegno, e respingendo ogni forma di discriminazione razziale.

Nel sistema legale vietnamita, le normative per eliminare tutte le forme di discriminazione razziale sono garantite. Già la prima Costituzione della Repubblica Democratica del Vietnam del 1946 stabiliva che tutti i cittadini vietnamiti hanno pari diritti in tutti gli aspetti – politica, economia e cultura – e sono eguali davanti alla legge e possono partecipare al governo e alla costruzione della nazione in base ai propri talenti e virtù. L’articolo 5 della Costituzione del 2013, attualmente in vigore, stabilisce che la Repubblica Socialista del Vietnam è una nazione unificata di tutte le etnie che vivono insieme nel Paese. Possiamo quindi affermare che il principio della non discriminazione e dell’uguaglianza tra tutti i membri della comunità è il nucleo del sistema costituzionale del Vietnam. Nei suoi quattro commi, l’art. 5 precedentemente citato recita:

1. La Repubblica Socialista del Vietnam è lo Stato unificato di tutte le nazionalità che vivono insieme nel Paese del Vietnam.

2. Tutte le etnie sono uguali, unite e si rispettano e si assistono reciprocamente per lo sviluppo reciproco; tutti gli atti di discriminazione e divisione nazionale sono rigorosamente vietati.

3. La lingua nazionale è il vietnamita. Ogni gruppo etnico ha il diritto di utilizzare la propria lingua e sistema di scrittura, per preservare la propria identità nazionale, promuovere le proprie belle usanze, abitudini, tradizioni e cultura.

4. Lo Stato attua una politica di sviluppo globale e fornisce condizioni affinché le minoranze etniche possano promuovere le proprie capacità fisiche e spirituali e svilupparsi insieme alla nazione.

Oltre alla Costituzione, le normative sull’uguaglianza e la non discriminazione sono specificate nei documenti giuridici, nelle politiche e negli obiettivi nazionali vietnamiti e dispiegati sistematicamente in tutti i campi al fine di creare condizioni favorevoli per i gruppi etnici minoritari per svilupparsi ugualmente. Intervistato da The Voice of Vietnam in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale, il dottor Võ Khánh Vinh ha affermato che “i principi e i contenuti relativi ai diritti umani sono stati riconosciuti in modo più completo e sistematico nei documenti del Partito. L’ideologia e i valori dello Stato di diritto e dei diritti umani sono stabiliti nella legge vietnamita. Nella pratica, le agenzie statali, le agenzie nel sistema politico, le organizzazioni sociali e il popolo stanno attuando queste normative”.

Oltre alla legislazione nazionale, il Vietnam aderisce a tutti i principali trattati internazionali sul tema, comprese la Convenzione per la Prevenzione e l’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione Razziale, la Convenzione Internazionale per la Prevenzione e la Repressione del Crimine di Genocidio e la Convenzione Internazionale per la Prevenzione e la Repressione del Crimine di Discriminazione Razziale.

Grazie alle politiche promosse dal Partito Comunista e dallo Stato, il Vietnam ha ottenuto significativi successi nel migliorare lo sviluppo politico, economico e sociale nelle aree delle minoranze etniche, riducendo progressivamente il divario tra l’etnia maggioritaria e le minoranze delle aree più impervie in termini di sviluppo. Naturalmente, questo non significa che non ci siano ancora aree critiche sulle quali è necessario continuare a lavorare, ma i risultati raggiunti fino ad ora meritano di essere sottolineati. Oltre al miglioramento della condizione economica, infatti, i gruppi minoritari stanno diventando sempre più protagonisti della vita politica e sociale, e di conseguenza la percentuale di persone provenienti dalle minoranze etniche che partecipano all’apparato politico è progressivamente aumentata.

Prendendo in considerazione gli ultimi quattro recenti mandati dell’Assemblea Nazionale, il parlamento unicamerale della Repubblica Socialista, la percentuale di deputati eletti che sono membri di una minoranza etnica si è sempre attestata tra il 15,6% ed il 17,3% dei seggi dell’emiciclo, un dato superiore alla percentuale di minoranze etniche nella popolazione totale (14,4%). In particolare, 51 delle 53 minoranze etniche hanno inviato almeno un rappresentante all’Assemblea Nazionale, con le uniche eccezioni degli Ơ Đu e degli Ngái, due dei gruppi che contano meno individui. Tuttavia, si prevede che presto il Vietnam raggiunga il suo obiettivo di avere tutte le etnie rappresentante presso l’Assemblea Nazionale.

Nonostante i risultati raggiunti fino ad ora, il governo vietnamita continua a considerare lo sviluppo delle minoranze etniche e delle aree montane e rurali, dove molte di esse sono concentrate, come una delle proprie priorità. Secondo i dati ufficiali, esso ha investito 10,6 miliardi di dollari nel periodo 2003-2008 e 42,5 miliardi di dollari nel periodo 2016-2020 per i progetti relativi alla preservazione e allo sviluppo delle minoranze etniche. Nel periodo 2021-2025, infine, il Vietnam ha adottato per la prima volta un Programma Nazionale di Obiettivi per le aree delle minoranze etniche e montane, dimostrando la determinazione del Partito e dello Stato a migliorare la posizione e garantire il diritto allo sviluppo delle persone delle minoranze etniche.

In precedenza, il Vietnam aveva già messo in atto progetto Protezione e sviluppo delle minoranze etniche di meno di 10 mila persone verso l’uguaglianza tra gruppi etnici, valido per il periodo 2020-2030, al fine di migliorare lo status demografico delle minoranze etniche in termini di quantità e qualità, al fine di raggiungere una fertilità di sostituzione, ridurre drasticamente la mortalità materna e infantile, ridurre nettamente i tassi di malnutrizione tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, migliorare la qualità della popolazione e garantire lo sviluppo equo tra i gruppi etnici. Il programma ha promosso diversi obiettivi in diversi ambiti, compresi quelli di migliorare l’accesso ai servizi di pianificazione familiare e di assistenza sanitaria ed aumentare il tasso di iscrizione dei bambini in età prescolare.

Prendendo in considerazione gli elementi sopra esposti, concludiamo sottolineando ancora una volta che il Vietnam ha compiuto progressi significativi nella promozione dei diritti delle proprie minoranze etniche, tra cui il diritto alla libertà di movimento all’interno del territorio nazionale, il diritto ad entrare ed uscire dal Paese, il diritto alla libertà di gestione statale e sociale, il diritto alla libertà di parola o stampa, il diritto all’utilizzo della propria lingua vernacolare, e il diritto alla libertà di religione e credo.

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