Il ruolo del Kazakistan nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e il suo Contributo per Stabilizzare l’Asia centrale

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A cura di Centro Studi Eurasia e Mediterraneo e SpecialEurasia

Il Kazakistan ricopre un ruolo fondamentale nel panorama geopolitico dell’Asia centrale grazie alla sua posizione geografica strategica e alle ricche risorse naturali, fattori che hanno suscitato l’interesse sia delle potenze regionali che internazionali, nonché degli investitori stranieri. Il Kazakistan vanta la più grande economia dell’Asia centrale, superando l’insieme delle economie di tutti gli stati confinanti. L’abbondanza di risorse naturali, idrocarburi e metalli delle terre rare rappresenta un’attrazione significativa per gli investimenti e per il mondo imprenditoriale straniero, elementi che rendono il paese un attore cruciale nei mercati globali delle risorse. Inoltre, la sua importanza geografica lo posiziona come un potenziale fulcro nel collegamento dei mercati europei e asiatici, favorendo così un aumento del commercio regionale e internazionale che ha sempre suscitato grande interesse per importanti attori come Pechino impegnata a promuovere la Belt and Road Initiative oppure Mosca attiva nel rafforzamento dell’Unione Economica Eurasiatica.

Il ruolo del Kazakistan nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e il suo Contributo per Stabilizzare l’Asia centrale

Indice

  • Autori
  • Introduzione
  • Panoramica dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai
  • La presidenza della SCO del Kazakistan e la strategia di Astana
  • Opinioni di esperti sul contributo del Kazakistan alla stabilità regionale in qualità di presidente della SCO
  • Conclusione

Introduzione

Il Kazakistan ricopre un ruolo fondamentale nel panorama geopolitico dell’Asia centrale grazie alla sua posizione geografica strategica e alle ricche risorse naturali, fattori che hanno suscitato l’interesse sia delle potenze regionali che internazionali, nonché degli investitori stranieri. Il Kazakistan vanta la più grande economia dell’Asia centrale, superando l’insieme delle economie di tutti gli stati confinanti. L’abbondanza di risorse naturali, idrocarburi e metalli delle terre rare rappresenta un’attrazione significativa per gli investimenti e per il mondo imprenditoriale straniero, elementi che rendono il paese un attore cruciale nei mercati globali delle risorse. Inoltre, la sua importanza geografica lo posiziona come un potenziale fulcro nel collegamento dei mercati europei e asiatici, favorendo così un aumento del commercio regionale e internazionale che ha sempre suscitato grande interesse per importanti attori come Pechino impegnata a promuovere la Belt and Road Initiative oppure Mosca attiva nel rafforzamento dell’Unione Economica Eurasiatica.

Dal 2022 il Kazakistan ha intrapreso un ambizioso viaggio di democratizzazione e modernizzazione che è culminato in un referendum nazionale nel giugno 2022 volto a modificare la Costituzione nazionale. Successivamente, la rielezione di Kassym-Jomart Tokayev a presidente del paese nel novembre 2022 e le elezioni parlamentari nel maggio 2023 hanno segnato tappe significative in questo processo. Queste riforme hanno spinto il Paese oltre le sue sfide storiche, posizionandolo come un partner solido e affidabile in Asia centrale. L’attuale stabilità interna rappresenta quindi una attrattiva per gli investitori stranieri e posiziona il mercato kazako come uno dei maggiormente promettenti nella regione per le iniziative internazionali.

L’assunzione da parte del Kazakistan della presidenza dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) nel luglio 2023 ha segnato un momento significativo nella politica estera di Astana. Questo ruolo di leadership offre al governo kazako una piattaforma per sostenere la sua visione di stabilità e cooperazione regionale grazie al sostegno degli altri membri della SCO. Questa opportunità non solo consolida la posizione del Paese come influencer regionale, ma sottolinea anche il suo impegno nel promuovere la collaborazione e la stabilità in Asia centrale.

Il focus di questa ricerca risiede in un esame completo della posizione del Kazakistan all’interno dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e del suo potenziale impatto sulla sicurezza dell’Asia centrale e sulla cooperazione regionale. Per raggiungere questo obiettivo è stato adottato un approccio di ricerca qualitativo che si è basato su una vasta gamma di fonti aperte disponibili sia in inglese che in russo comprendenti una serie di articoli delle agenzie media, documenti accademici e report specialistici i quali forniscono una prospettiva sfaccettata sul ruolo kazako nella SCO. Inoltre, tale lavoro incorpora preziosi commenti di diversi esperti e studiosi accademici che hanno condiviso le loro opinioni sui potenziali contributi che Astana potrebbe apportare all’interno del quadro della SCO, in particolare in relazione alla più ampia regione dell’Asia centrale.

Utilizzando questa vasta gamma di fonti e confrontandole con le prospettive di esperti e studiosi questa ricerca si pone come obiettivo ultimo quello di offrire un’analisi approfondita e completa del coinvolgimento della repubblica kazaka nella SCO. La combinazione di metodi di ricerca qualitativa e fonti diverse garantisce una comprensione ad ampio raggio delle dinamiche in gioco, facendo luce sulle potenziali implicazioni dell’impegno del Kazakistan all’interno di questa vitale organizzazione regionale. È possibile quindi affermare che questo lavoro rappresenti una risorsa per coloro che cercano di comprendere le complessità della geopolitica dell’Asia centrale e il ruolo del Kazakistan in questo contesto.

Tale testo è organizzato in capitoli: il primo offre una panoramica approfondita dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO). Nella seconda sezione l’attenzione del lettore viene direzionata verso l’analisi della politica estera di Astana esaminando l’intricata interazione tra Kazakistan, Asia centrale e SCO. L’ultimo capitolo prima delle conclusioni finali è quello dedicato alle opinioni e analisi degli esperti i quali hanno cercato di fornire una risposta se grazie alla presidenza della SCO Astana potrebbe esercitare un’influenza notevole sul panorama della stabilità e della sicurezza dell’Asia centrale.


Kazakhstan’s Role in the Shanghai Cooperation Organisation and its Contribution to Stabilise Central Asia

Table of Contents

  • Authors
  • Introduction
  • The Shanghai Cooperation Organisation: An Overview
  • Kazakhstan’s SCO presidency and Astana’s strategy
  • Experts’ opinions on Kazakh contribution to regional stability as SCO president
  • Conclusion.

Introduction

Kazakhstan holds a pivotal role in the geopolitical landscape of Central Asia, owing to its strategic geographical location and rich natural resources. This has piqued the interest of both regional and international powers, as well as foreign investors. Remarkably, Kazakhstan boasts the largest economy in Central Asia, surpassing the combined economies of all neighbouring states. The abundance of natural minerals, hydrocarbons, and rare earth metals has been a significant draw for foreign investment and entrepreneurship, establishing Kazakhstan as a crucial player in global resource markets. Furthermore, its geographical significance positions it as a potential linchpin in connecting European and Asian markets, thereby fostering increased regional and international trade—a development of keen interest to major players like Beijing’s Belt and Road Initiative and Moscow’s Eurasian Economic Union.

Since 2022, Kazakhstan has embarked on an ambitious journey of democratisation and modernisation. This culminated in a national referendum in June 2022, aimed at amending the national Constitution. Subsequently, the re-election of Kassym-Jomart Tokayev as the country’s president in November 2022 and the parliamentary elections in May 2023 marked significant milestones in this process. These reforms have propelled Kazakhstan beyond its historical challenges, positioning it as a robust and reliable partner in Central Asia. The current state of stability and attractiveness to foreign investors positions Kazakhstan as a promising market for international ventures.

Kazakhstan’s assumption of the Shanghai Cooperation Organisation (SCO) presidency in July 2023 marked a significant moment in Astana’s foreign policy. This leadership role offers the Kazakh government a platform to champion its vision of regional stability and cooperation, bolstered by the support of fellow SCO members. This opportunity not only cements Kazakhstan’s position as a regional influencer but also underscores its commitment to fostering collaboration and stability in Central Asia.

The focus of this report lies in a comprehensive examination of Kazakhstan’s position within the Shanghai Cooperation Organization (SCO) and its potential impact on Central Asia’s security and regional cooperation. To achieve this goal, a qualitative research approach has been adopted, drawing upon a diverse range of open sources available in both English and Russian. These sources encompass an array of media articles, academic papers, and reports, providing a multifaceted perspective on the Kazakh role in the SCO. Furthermore, the investigation incorporates valuable insights from different experts and academic scholars who have shared their opinions and commentary on the potential contributions that Astana could make within the SCO framework, particularly in relation to the broader Central Asian region.

By utilising this extensive array of sources and engaging with the perspectives of experts and scholars, this report seeks to offer a thorough and well-rounded analysis of Kazakhstan’s involvement in the SCO. The combination of qualitative research methods and diverse source materials ensures a wide-ranging understanding of the dynamics at play, shedding light on the potential implications of Kazakhstan’s engagement within this vital regional organisation. This report thus provides a resource for those seeking to grasp the complexities of Central Asian geopolitics and the role of Kazakhstan within this context.

This investigation embarks on a comprehensive exploration, starting with an insightful overview of the Shanghai Cooperation Organisation (SCO). From there, the focus pivots towards an analysis of Astana’s foreign policy by examining the intricate interplay between Kazakhstan, Central Asia, and the SCO. The main question in the last chapter is if in this pivotal role positions Astana might exert a notable influence on the stability and security landscape of Central Asia.


Gli Autori | Authors

Giuliano Bifolchi – SpecialEurasia Research Manager. He has vast experience in Intelligence analysis, geopolitics, security, conflict management, and ethnic minorities. He holds a PhD in Islamic history from the University of Rome Tor Vergata, a master’s degree in Peacebuilding Management and International Relations from Pontifical University San Bonaventura, and a master’s degree in History from the University of Rome Tor Vergata. As an Intelligence analyst and political risk advisor, he has organised working visits and official missions in the Middle East, North Africa, Latin America, and the post-Soviet space and has supported the decision-making process of private and public institutions writing reports and risk assessments. Currently, he teaches Webint and Open Source Intelligence at the European Forensic Institute of Malta. Previously, he founded and directed ASRIE Analytica. He has written several academic papers on geopolitics, conflicts, and jihadist propaganda. He is the author of the books “Geopolitical del Caucaso russo. Gli interessi del Cremlino e degli attori stranieri nelle dinamiche locali nordcaucasiche” (Sandro Teti Editore 2020) and “Storia del Caucaso del Nord tra presenza russa, Islam e terrorismo” (Anteo Edizioni 2022). He was also the co-author of the book “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” (Enigma Edizioni).

Silvia Boltuc – SpecialEurasia Managing Director. She is an international affairs specialist, business consultant and political analyst who has supported private and public institutions in decision-making by providing reports, risk assessments, and consultancy. Due to her work and reporting activities, she has travelled in Europe, the Middle East, South-East Asia and the post-Soviet space assessing the domestic dynamic and situations and creating a network of local contacts. She is also the Director of the Energy & Engineering Department of CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo and an editor/analyst at the Italian media agencies Notizie Geopolitiche, Opinio Juris, and European Affairs Magazine. She is also in charge and the manager of the editorial project Persian Files ISSN 2975-0598. Previously, she worked as an Associate Director at ASRIE Analytica. She co-authored the book “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” (Enigma Edizioni 2022).

Stefano Vernole – Vice President and Head of External Relations of CeSEM. He is a freelance journalist, a geopolitical analyst with experience in analysing political and economic dynamics in Eurasia. He was the deputy director of Eurasia – Journal of geopolitical studies. He is the author of the following books “La difesa della fede ortodossa in Montenegro. Il possibile cambiamento geopolitico nei Balcani” (Anteo Edizioni 202o), and “Ex Jugoslavia: gioco sporco nei Balcani. Frammentazione nazionale e risiko geopolitico del Kosovo” (Anteo Edizioni 2013). He is also the co-author of the books “Il grande rinascimento della nazione cinese” (Anteo Edizioni 2022), “Xinjiang: Storia e Sviluppo” (CeSEM 2022), and “Hong Kong. Il «porto profumato» della RPC tra storia, economia e ingerenze straniere” (Anteo Edizioni 2021).


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Geopolitical-Report-Volume-2-Year-2023_SpecialEurasia_Kazakhstan-and-SCO

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