L’Isolamento di Zelensky

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di Oliver Boyd-Barrett

FONTE ARTICOLO: https://newkontinent.org/isolation-of-zelenskiy/

Il colonnello Douglas Macgregor fornisce un forte sostegno alla proposta secondo cui i membri anziani delle forze armate occidentali sono diffidenti nell’affrontare faccia a faccia con la Russia sull’Ucraina.

I principali generali statunitensi lo stanno ora chiarendo a Washington.

Argomenti principali: gli USA hanno molto più da perdere che da guadagnare;

l’Ucraina, la cui popolazione è ormai ridotta alle dimensioni dei Paesi Bassi, non è più una forza vincente credibile;

quando l’occidente potrà inviare nuove attrezzature, in cui gli ucraini sono stati adeguatamente addestrati all’uso, la Russia avrà vinto;

le perdite subite finora, oltre 200.000, per lo più ucraine, sconsigliano ulteriori perdite di vite umane;

una vittoria occidentale, comunque irrealizzabile, sarebbe di Pirro: una Russia unita è il miglior cuscinetto dell’Occidente contro la Cina o, se preferite, le “orde mongole”;

e, come ora dimostra il FMI, l’economia russa è destinata a crescere mentre il paese è più unito che mai (l’80% dei russi è di etnia russa) e il suo presidente Vladimir Putin è più popolare che mai, molto più di qualsiasi leader della NATO;

la stessa NATO è sempre più debole e divisa.

Alexander Mercouris fa notare che Prigozhin sta dicendo che Bakhmut non è ancora accerchiata – un buon segno che lo sarà, molto presto.

Riferisce che a Kiev la posizione del ministro della Difesa sembra molto vulnerabile e anche che la casa dell’oligarca Kolomoiskiy è stata sequestrata.

Sembra sempre più che gli sponsor e i sostenitori di Zelensky vengano presi di mira e che Zelenskio stesso Presidente venga isolato, probabilmente per essere presto sostituito da qualcuno che ascolterà più attentamente ciò che Washington vuole, invece di giocare a fare il supereroe a spese di 157.000 vite ucraine – e si sta ancora contando.

Washington si sta rapidamente rendendo conto – alla luce delle conclusioni deprimentemente realistiche di RAND, CSIS e FMI (le élite finanziarie sono irritate per essere state escluse dalle conversazioni dei neocon e dalle decisioni relative alle sanzioni e al sequestro delle risorse della Banca Centrale Russa) – che deve negoziare; e deve negoziare alle condizioni russe prima di esaurire le armi e, insieme, la sua capacità di mostrarsi come un avversario credibile per la Cina.

Tutto ciò che Washington sta facendo in questo momento è consumare la propria ricchezza mentre la Russia si rafforza.

La più grande minaccia americana è la testardaggine del neocon Joe Biden, generatore e compagno del regime di colpo di stato del 2014 in quella che potrebbe presto diventare un’Ucraina monca.

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