Il 24 agosto ha segnato il 33° anniversario dei rapporti diplomatici tra Cina e Corea del Sud: la nuova amministrazione sudcoreana apre una finestra di opportunità per il riavvicinamento, ma il consolidamento richiede il ritorno all’intento originario che fondò il partenariato strategico.
FONTE ARTICOLO: https://giuliochinappi.com/2025/08/26/cina-e-corea-del-sud-puntano-a-migliorare-le-relazioni-in-occasione-del-33o-anniversario/
Il 24 agosto 2025 segna il 33° anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici tra Cina e Corea del Sud. Nello stesso giorno è giunto in Cina un gruppo speciale di inviati guidato dall’ex Presidente dell’Assemblea Nazionale Park Byeong-seok per una visita, che consegnerà una lettera del Presidente sudcoreano Lee Jae-myung al leader cinese.
È una prassi consolidata nella diplomazia sudcoreana inviare delegazioni ai Paesi importanti, inclusa la Cina, per illustrare la propria politica estera dopo l’insediamento di una nuova amministrazione.
Il 3 settembre, il Presidente dell’Assemblea Nazionale sudcoreana Woo Won-shik parteciperà all’evento per commemorare l’80° anniversario della vittoria nella Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’aggressione giapponese e nella Guerra Mondiale Antifascista. I media sudcoreani ritengono che questi impegni mettano in evidenza l’importanza che l’amministrazione Lee attribuisce alle relazioni Cina–Corea del Sud.
Lo sviluppo a lungo termine delle relazioni Cina–Corea del Sud affonda le sue radici nella memoria storica condivisa e negli interessi strategici comuni.
Dai tempi moderni, il popolo cinese e il popolo della Penisola Coreana hanno intrecciato un profondo legame di destino comune nella lotta contro l’aggressione militarista giapponese. Dalla sede del Governo Provvisorio della Repubblica di Corea a Shanghai alle caserme dell’Esercito di Liberazione Coreano a Xi’an, i ricordi storici condivisi costituiscono il vincolo storico tra Cina e Corea del Sud, determinando il loro naturale allineamento su principi fondamentali quali la salvaguardia dell’ordine internazionale post-Seconda Guerra Mondiale e la difesa della giustizia storica.
Sul piano pratico, mantenere la pace e la stabilità nella Penisola Coreana e la sicurezza a lungo termine del Nord-Est asiatico è nell’interesse strategico sia della Cina sia della Corea del Sud. Nel processo di promozione dell’abbandono del meccanismo armistiziale della Penisola e della creazione di un meccanismo di pace permanente, Cina e Corea del Sud sono partner naturali. Opporsi alla guerra e al caos nella Penisola, promuovere soluzioni politiche ai conflitti e prevenire l’escalation sono responsabilità condivise che entrambe le nazioni devono assumersi.
Nei 33 anni dall’instaurazione dei rapporti diplomatici, i due Paesi hanno colto la spinta della globalizzazione economica e dell’integrazione regionale. Attraverso la cooperazione economica e commerciale, le due nazioni hanno congiuntamente plasmato un quadro di collaborazione e una comunità di destino condiviso. Per molti anni la Cina è rimasta il principale partner commerciale della Corea del Sud, il suo più grande mercato di esportazione e la sua principale fonte di importazioni, con una profonda integrazione delle catene industriali e di approvvigionamento. Dai semiconduttori e dall’automotive fino alla cultura e al turismo, la cooperazione bilaterale ha permeato ogni aspetto degli scambi economici e sociali.
Negli ultimi anni, la firma e l’attuazione dell’Accordo di Libero Scambio Cina–Corea del Sud, l’implementazione del Partenariato Economico Regionale Globale (RCEP) e le negoziazioni in corso per un accordo di libero scambio Cina-Giappone-Corea del Sud hanno portato benefici tangibili ai popoli di entrambi i Paesi e aperto ampie prospettive per una più profonda integrazione economica nel Nord-Est asiatico.
Cina e Corea del Sud condividono prossimità geografica e legami culturali. Il fondamento delle loro relazioni non si manifesta solo nei campi economico e della sicurezza, ma anche negli scambi culturali profondi. Nel corso degli anni, dai turisti cinesi che affollano le vie di Myeongdong e Namsan a Seoul — fenomeno alimentato dalla popolarità dei drama — ai giovani sudcoreani che visitano Shanghai per brevi soggiorni, i popoli di entrambi i Paesi hanno approfondito la reciproca conoscenza e amicizia attraverso frequenti interazioni.
A seguito della decisione della Cina, avvenuta lo scorso novembre, di consentire l’ingresso senza visto ai cittadini sudcoreani per soggiorni fino a 15 giorni, il governo sudcoreano ha annunciato che, dal 29 settembre al 30 giugno dell’anno successivo, applicherà una politica di esenzione dal visto per i gruppi turistici cinesi. Sui social media molti blogger sudcoreani hanno condiviso le loro esperienze di viaggio in Cina, diventando potenti promotori della tendenza «China Travel». Questo scambio dal basso ha infuso vitalità ed energia nel rapporto bilaterale.
Negli ultimi anni le relazioni Cina–Corea del Sud hanno raggiunto un punto basso non visto dai tempi dell’instaurazione dei rapporti diplomatici. Durante l’amministrazione dell’ex Presidente Yoon Suk-yeol, la politica estera sudcoreana ha subito un cambiamento significativo, assumendo posizioni diverse rispetto alle amministrazioni precedenti su affari regionali e su questioni sensibili legate agli interessi fondamentali della Cina.
Ciò ha portato a una grave erosione della fiducia politica reciproca tra i due Paesi e a un raffreddamento delle relazioni bilaterali. Le cause profonde di questo cambiamento derivano non solo dall’influenza strutturale di forze esterne, ma anche dalle errate percezioni della Corea del Sud verso la Cina. Alcuni politici si sono accodati ciecamente a forze esterne per promuovere una logica di confronto a blocchi, anche a costo di sacrificare le relazioni Cina–Corea del Sud per inseguire opportunismi strategici. Questo non solo contraddice gli interessi della Corea del Sud stessa, ma aumenta notevolmente l’incertezza nella Penisola Coreana, danneggiando gravemente l’opinione pubblica reciproca tra le due parti.
Dopo l’insediamento della nuova amministrazione sudcoreana, essa ha formulato diverse dichiarazioni positive circa l’importanza delle relazioni con la Cina, aprendo una nuova opportunità di miglioramento e sviluppo.
Poiché i due Paesi presentano sistemi sociali e condizioni di sviluppo differenti, è normale che emergano delle divergenze. La chiave è che entrambe le parti rispettino costantemente gli interessi fondamentali e le principali preoccupazioni reciproche. Le relazioni Cina–Corea del Sud si fondano su interessi reciproci che avvantaggiano entrambi i popoli; esse non sono rivolte contro terze parti e non dovrebbero essere vincolate da terze parti. Solo con autonomia strategica la Corea del Sud potrà guadagnarsi il rispetto genuino della comunità internazionale, inclusa la Cina, e sarà in grado di navigare un panorama internazionale complesso e mutevole, svolgendo un ruolo più attivo e costruttivo.
Trentatré anni fa, la generazione precedente di leader in Cina e in Corea del Sud superò le differenze ideologiche e prese la storica decisione strategica di stabilire relazioni diplomatiche, rompendo il ghiaccio della Guerra Fredda nel Nord-Est asiatico e creando le condizioni per il processo di integrazione dell’Asia orientale. Lo sviluppo a lungo termine successivo delle relazioni Cina–Corea del Sud ha pienamente dimostrato la correttezza di quella scelta.
Cina e Corea del Sud sono vicini inseparabili. Si auspica che la nuova amministrazione sudcoreana dimostri saggezza politica e lungimiranza strategica, torni all’intento originario che guidò l’istituzione delle relazioni diplomatiche e riconduca i rapporti bilaterali su un percorso di sviluppo sano e stabile.
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