JOHN MEARSHEIMER: “GLI STATI UNITI NON HANNO FATTO NULLA PER IMPEDIRE IL CONFLITTO IN UCRAINA”

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di Andrea Puccio | occhisulmondo.it

I progetti di Washington di piegare la Russia con le sanzioni non sono andati a buon fine e soprattutto dalla Casa Bianca non è stato fatto nulla per impedire il conflitto. Tesi queste sostenute in più occasioni da tutti coloro che non credono alla propaganda occidentale che cerca di addossare tutte le responsabilità della guerra in corso a Mosca.

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Sono sempre di più i settori che criticano la retorica occidentale sul conflitto in corso tra Russia ed Ucraina. A sostenere quanto sopra esposto troviamo anche il professore di scienze politiche dell’Università di Chicago e noto teorico delle relazioni internazionali John Mearsheimer che in un’intervista al canale YouTube Judging Freedoma ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno fatto poco per evitare il conflitto ucraino, sperando che Kiev si comportasse bene sul campo di battaglia e che la pressione delle sanzioni mettesse la Russia “in ginocchio”, ma questo è stato “un grande errore di calcolo” da parte di Washington. 

E’ sorprendente quanto poco, o niente, abbiamo fatto per evitare la guerra. Quindi penso che ci aspettavamo che i russi attaccassero. E penso che abbiamo pensato di poter sconfiggere i russi”, ha affermato il politologo. “Prima di tutto, pensavamo che gli ucraini, che abbiamo addestrato e armato, avrebbero combattuto bene. Ma la cosa più importante è che le nostre sanzioni avrebbero dovuto mettere in ginocchio rapidamente i russi. Questo è stato il grande errore di calcolo che abbiamo commesso. Le sanzioni non hanno funzionato”, ha continuato.

Secondo Mearsheimer, Washington ”ama le sanzioni”, quindi quando il paese è intervenuto nel conflitto ucraino, metà delle nazioni del mondo erano già sotto le sue restrizioni. Tuttavia, chiarisce, che se si studia la storia di tali misure, si scoprirà che di solito non hanno funzionato, specialmente con paesi come la Russia oppure Cuba che nonostante il sessantennale blocco economico, commerciale e finanziario non ha capitolato.

Inoltre, il professore ha sostenuto che il nuovo ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti “è destinato al collasso” perché loro stessi non rispettano le regole che hanno loro stessi stabilito.

Secondo me, gli Stati Uniti sono condannati al collasso per due motivi. Il primo è l’ascesa della Cina e la rinascita del potere russo. La seconda ragione è che ci comportiamo in modo tale da alienare i paesi di tutto il mondo. E se hai intenzione di stabilire un ordine basato su regole e ti aspetti che altri paesi obbediscano a queste regole che fondamentalmente tu hai scritto, allora anche tu devi rispettarle”, ha spiegato.

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