Draghi e il Gruppo dei Trenta

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Nello sforzo di affrontare la questione geoeconomica Europea in maniera adeguata è necessario organizzare le istituzioni senza conflitti di interessi, siano essi ideologici, economici o altro. Specialmente per scongiurare interventi di attori estranei alla zona europea,  istituzionali (si parla di un pericoloso prestito proveniente da Washington) o privati è bene affrontare alla radice la struttura Comunitaria; per tali motivi proponiamo un’introduzione alla questione sollevata dal CEO.

 

Corporate Europe Observatory ha chiesto che il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi lasci il ‘Gruppo dei Trenta’, un club di banchieri centrali e amministratori delegati di banche private.  Qui esploreremo il perché e il motivo per cui la reazione della BCE è inadeguata.

I metodi della lobby finanziaria

La crisi finanziaria del 2008 avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme.  Per molti anni al settore finanziario privato è stato permesso di definire l’agenda per la regolamentazione finanziaria, negli Stati Uniti così come in Europa.  E’ finita in un disastro.  Come misura precauzionale, è di vitale importanza che politici e banchieri centrali prendano distanza dalla lobby finanziaria.  Il gruppo dei Trenta è un simbolo di come ciò non venga fatto.

Cos’è il Gruppo dei Trenta?

Il Gruppo dei Trenta è un club-organizzazione i cui membri sono i banchieri centrali ed i banchieri di spicco di grandi banche private, come Goldman Sachs, JP Morgan e UBS.  E’ stato istituito per discutere di regolamentazione bancaria globale – e per influenzare la legislazione.

Un gruppo di pressione – non solo un think tank

Il gruppo dei 30 funge da importante interfaccia tra private bankers e banchieri centrali. Non è solo un luogo per discutere di politica in materia bancaria, il suo scopo dichiarato è quello di avere un impatto sulla regolamentazione globale.  In diverse occasioni, il Gruppo si è espresso a favore di proposte che sono molto simili alle posizioni avanzate dalle grandi banche private.  Questo comprende la regolazione di complicati strumenti finanziari (derivati) e le norme sui requisiti patrimoniali delle banche.

Draghi è un membro

Mario Draghi ha fatto avanti e indietro tra il mondo delle banche pubbliche e private. In precedenza è stato membro del Gruppo dei Trenta quando lavorava per Goldman Sachs, banca di investimenti di Wall Street. Ora partecipa alle attività come presidente della Banca centrale europea.  Il Gruppo dei Trenta emette regolarmente relazioni su questioni controverse, e il suo portavoce (Jacob Frenkel, JP Morgan) è un partecipante ansioso nel dibattito sulla normativa finanziaria e parla spesso in nome del Gruppo dei Trenta.

Reputazione banca, indipendenza e conflitti di interesse

La Banca centrale europea dovrebbe essere vigile per ogni minaccia alla sua reputazione e indipendenza.  La banca rischia di essere screditata se il personale di alto livello ha conflitti di interesse.  Corporate Europe Observatory pensa che l’appartenenza di Mario Draghi del Gruppo dei Trenta viola le regole proprie della banca e ha chiesto alla BCE una spiegazione adeguata.  La Banca non ha dato una spiegazione del genere e si è rifiutata di riconoscere il problema.

La denuncia

In considerazione della posizione della Banca centrale europea, Corporate Europe Observatory ha presentato una denuncia al Mediatore europeo.  Il Mediatore ha aperto il caso nel luglio del 2012.  La BCE ha risposto alle accuse, ripetendo gli argomenti precedenti.  Corporate Europe Observatory risponderà alla risposta della BCE il 28 di settembre.

 

Fonte: CEO

Traduzione per il CeSEM di Matteo Pistilli

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