In un contesto globale segnato da crescenti incertezze, i paesi BRICS si sono riuniti a Rio de Janeiro per il loro 17° vertice, firmando una dichiarazione congiunta che delinea 126 impegni in materia di governance, finanza, salute, intelligenza artificiale e clima, confermando la volontà comune di rafforzare il multilateralismo e difendere il diritto internazionale.
FONTE ARTICOLO: https://giuliochinappi.wordpress.com/2025/07/09/vertice-brics-la-dichiarazione-congiunta-sigilla-limpegno-per-il-multilateralismo/
Il gruppo BRICS in espansione si è ritrovato domenica a Rio de Janeiro, in Brasile, per il 17° Vertice, durante il quale è stata siglata una dichiarazione congiunta contenente 126 impegni relativi a governance globale, finanza, salute, intelligenza artificiale, cambiamento climatico e altre aree strategiche. Il documento ha sancito l’impegno del blocco a rafforzare il multilateralismo, difendere il diritto internazionale e impegnarsi per un ordine mondiale più equo.
Durante la sessione plenaria sul tema “Pace e Sicurezza e Riforma della Governance Globale”, il premier cinese Li Qiang ha sottolineato che i paesi BRICS devono aspirare a diventare l’avanguardia nella riforma della governance globale, invitando il blocco a tutelare la pace e la tranquillità mondiali e a favorire la soluzione pacifica delle controversie.
Gli esperti cinesi hanno osservato lunedì che il meccanismo BRICS, ampliatosi in dimensioni economiche, popolazione e contributi all’economia globale, sta acquisendo crescente influenza sulla scena mondiale. La voce collettiva e le azioni del gruppo sono fondamentali per sostenere il sistema commerciale multilaterale con al centro l’Organizzazione Mondiale del Commercio, dimostrando che unilateralismo e protezionismo non intimidiscono il Sud globale.
Di fronte a conflitti e divergenze crescenti, è necessario intensificare consultazioni approfondite basate su uguaglianza e rispetto reciproco; di fronte a interessi comuni profondamente intrecciati, occorre contribuire con solidarietà comune; di fronte a opportunità di sviluppo reciprocamente vantaggiose, è indispensabile mantenere una mente aperta per perseguire il successo e i benefici condivisi, ha affermato il premier Li, secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua.
In quanto forza trainante del Sud globale, i paesi BRICS devono sostenere l’indipendenza e l’autosufficienza, dimostrare senso di responsabilità e giocare un ruolo maggiore nella costruzione di consenso e sinergie, ha aggiunto Li. Il premier ha annunciato la creazione, entro l’anno, di un Centro di ricerca Cina-BRICS sulle nuove forze produttive di qualità e l’istituzione di borse di studio per i paesi BRICS, con l’obiettivo di agevolare la formazione di talenti nei settori dell’industria e delle telecomunicazioni.
Nel corso dell’incontro, i leader delle undici maggiori economie emergenti hanno firmato la “Dichiarazione di Rio de Janeiro”, riaffermando lo spirito BRICS di rispetto reciproco, uguaglianza sovrana, solidarietà, democrazia, apertura, inclusione, collaborazione e consenso, secondo quanto riportato dal sito ufficiale del blocco.
I BRICS hanno espresso seria preoccupazione per l’aumento di misure tariffarie e non tariffarie unilaterali che distorcono il commercio e contravvengono alle regole dell’OMC. “La proliferazione di azioni restrittive al commercio — recita la dichiarazione — rischia di ridurre ulteriormente gli scambi globali, interrompere le catene di approvvigionamento e generare incertezza nelle attività economiche e commerciali internazionali”.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che ha ospitato il vertice, ha criticato la decisione della NATO di incrementare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035, osservando che il mondo non affrontava un numero così elevato di conflitti dalla Seconda guerra mondiale e che questa scelta sta alimentando una nuova corsa agli armamenti. Lula ha inoltre condannato le violazioni della sovranità territoriale da parte di alcuni Paesi, sottolineando che tali comportamenti minano i negoziati e compromettono il processo di non proliferazione nucleare.
Lunedì, i leader affronteranno le sfide comuni poste dal cambiamento climatico, invitando i Paesi ricchi a finanziare gli sforzi di mitigazione delle emissioni nei paesi in via di sviluppo, secondo Reuters.
Resistere alle pressioni
In un post su Truth Social domenica, il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di imporre un dazio aggiuntivo del 10% su “qualsiasi Paese si allinei alle politiche anti‑USA dei BRICS”, senza tuttavia specificare a quali misure si riferisse, come riportato dalla CNN. In passato Trump aveva già paventato tariffe fino al 100 percento sul blocco se questo avesse minacciato lo status del dollaro.
Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha risposto alla minaccia precisando che i BRICS non sono una coalizione dagli intenti conflittuali né mirano contro alcun Paese. Al contrario, il blocco rappresenta una piattaforma di cooperazione tra mercati emergenti e Paesi in via di sviluppo, fondata su apertura, inclusività e strategie win‑win. “Guerre commerciali e dazi non producono vincitori; il protezionismo non conduce da nessuna parte”, ha sottolineato Mao.
Il 17° Vertice BRICS si è svolto in circostanze complesse, caratterizzate da crescenti pressioni statunitensi, ma ha conseguito risultati concreti, giocando un ruolo cruciale nel definire lo sviluppo futuro del gruppo, ha dichiarato Xu Feibiao, direttore del Centro Studi sui BRICS e sul G20 presso gli Istituti Cinesi di Relazioni Internazionali Contemporanee.
Xu ha evidenziato l’approccio semplificato, efficiente e pragmatico del summit, che si è concentrato su sei aree prioritarie, tra cui cambiamento climatico, governance dell’intelligenza artificiale e sanità pubblica globale, per ottenere risultati tangibili. Il vertice ha riaffermato spirito, principi e obiettivi dei BRICS, consolidando la base per la cooperazione futura e garantendo coesione all’interno di un quadro più ampio.
Il summit ha adottato un profilo basso e moderato sui temi sensibili, enfatizzando il carattere di piattaforma orientata allo sviluppo dei BRICS, piuttosto che di blocco conflittuale diretto contro terzi, in netta antitesi con alcune alleanze occidentali di stampo antagonista.
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