Habilian ha pubblicato il Rapporto annuale sul terrorismo in Iran 2024, che documenta 52 attacchi e 100 vittime, di cui 98 iraniani. Jaish al-Adl è responsabile di 27 azioni; quella del Sistan e Belucistan resta l’area più colpita.
FONTE ARTICOLO: https://giuliochinappi.com/2025/09/06/pubblicato-il-rapporto-annuale-sul-terrorismo-in-iran-2024/
È stato pubblicato il rapporto annuale sul terrorismo in Iran, che documenta gli episodi terroristici avvenuti nel paese nel 2024.
Secondo Habilian, il Rapporto annuale sul terrorismo in Iran 2024 documenta le attività terroristiche perpetrate da diversi gruppi contro l’Iran e i cittadini iraniani, sia all’interno del paese sia all’estero, organizzate cronologicamente per giorno e mese.
Compilato, ricercato e pubblicato dall’Associazione Habilian, il rapporto fornisce resoconti dettagliati di ciascun episodio, identificando i responsabili e le vittime che hanno perso la vita.
I risultati mostrano che un totale di 100 persone sono state uccise in episodi terroristici lo scorso anno, tra cui 98 iraniani e 2 non iraniani; tra di loro vi sono 2 donne e 98 uomini. Di queste vittime, 84 sono state uccise in Iran e 16 all’estero.
Tra i perpetratori, il gruppo terroristico Jaish al-Adl si è classificato al primo posto con 27 attacchi, seguito dal regime israeliano con 9 operazioni. In totale, nel 2024 si sono verificati 52 attacchi terroristici, 36 dei quali nella provincia del Sistan e Belucistan.
Il rapporto include inoltre un’analisi quantitativa e qualitativa delle tendenze del terrorismo nel 2024, con confronti con il 2023. È stato pubblicato in versioni persiana e inglese ed è scaricabile tramite il link sottostante.
Introduzione
Questo rapporto è il quarto rapporto annuale ufficiale sul terrorismo in Iran, pubblicato dall’Associazione Habilian, confermando la sua posizione come unica analisi sul terrorismo nel Paese basata sulla ricerca. Pur essendo l’Iran riconosciuto come una nazione relativamente sicura rispetto alla maggior parte dei Paesi del mondo, il terrorismo è rimasto una minaccia attiva, in particolare in alcune regioni, durante l’anno 1403 del calendario solare (calendario ufficiale iraniano, che copre il periodo marzo 2024 – marzo 2025). Per comodità del lettore, useremo l’anno gregoriano 2024 per riferirci a questo periodo, e il 2023 per l’anno solare precedente (1402, marzo 2023 – marzo 2024).
Nel 2024, si è registrato un significativo incremento, superiore al 57%, delle operazioni terroristiche dirette contro l’Iran e i cittadini iraniani sia all’interno del Paese sia all’estero, rispetto al 2023. Secondo il Global Terrorism Index 2025 pubblicato dall’Institute for Economics and Peace in Australia, l’Iran è sceso di sette posizioni rispetto all’anno precedente, collocandosi al 18° posto tra i Paesi più colpiti dal terrorismo.
Sebbene il numero delle vittime sia diminuito da 161 a 100, tale riduzione deve essere valutata alla luce dell’eccezionale attentato di Kerman, che da solo ha provocato 98 vittime. Escludendo quell’unico evento, il confronto effettivo mostra in realtà un aumento del numero delle vittime nel 2024, rispecchiando la crescita del numero delle operazioni.
Ancora una volta, la provincia del Sistan e Belucistan ha registrato il maggior numero di attacchi terroristici rispetto alle altre regioni del Paese. Delle 52 operazioni terroristiche a livello nazionale, 42 si sono verificate all’interno dell’Iran, 36 delle quali in Sistan e Belucistan, segnando un aumento dell’80% in questa provincia rispetto all’anno precedente.
In termini di vittime, si è registrato un incremento di oltre il 58% a livello nazionale e di circa il 59% in Sistan e Belucistan. Questa tendenza è in parte dovuta all’escalation delle attività terroristiche da parte di gruppi takfiri nel sud-est dell’Iran. Nel 2023, Jaish al-Adl ha rivendicato 8 attacchi, mentre altri 9 nella stessa regione avevano autori non identificati. Se, sulla base di valutazioni probabili, questi episodi non identificati fossero attribuiti anch’essi a Jaish al-Adl, il numero salirebbe a 17 operazioni. Tuttavia, nel 2024 questo gruppo da solo ha rivendicato 27 operazioni. Delle 13 operazioni con autori sconosciuti quest’anno, 8 si sono verificate in Sistan e Belucistan. Se anche queste fossero considerate verosimilmente opera dello stesso gruppo, il numero potrebbe salire a 35.
Al contrario, le regioni occidentali e nordoccidentali del Paese hanno sperimentato una relativa calma nel 2024, similmente all’anno precedente. Questa relativa pace è il risultato di colpi militari decisivi delle forze armate iraniane contro posizioni terroristiche curde anti-iraniane all’interno della Regione del Kurdistan in Iraq, nonché della firma di un accordo di sicurezza con Baghdad.
Il rapporto 2024 mostra che gli episodi terroristici in Sistan e Belucistan da soli hanno influenzato in modo significativo gli indicatori nazionali sul terrorismo in Iran. Raggiungere pace e sicurezza in questa provincia migliorerebbe considerevolmente la posizione dell’Iran negli indici globali sul terrorismo.
Per quanto riguarda il 2025, è ancora prematuro prevedere l’andamento del terrorismo. Tuttavia, sembra improbabile che lo schema comportamentale dei gruppi takfiri — in particolare Jaish al-Adl — nel sud-est dell’Iran cambi sostanzialmente, a meno che non vengano adottate contromisure decisive per indebolire o ridurre la loro capacità operativa. La stessa logica si applica al terrorismo del regime sionista. Il numero di attacchi e di vittime attribuiti a questo regime nel 2023 e nel 2024 non mostra differenze significative, ma con tensioni politiche e geopolitiche senza precedenti esiste il potenziale per un aumento di sabotaggi e minacce alla sicurezza interna dell’Iran. Tali minacce diventerebbero più probabili se il regime non fosse in grado di impegnarsi in uno scontro militare diretto con l’Iran. Non è peregrino ipotizzare che il regime sionista possa tentare di avvalersi di gruppi terroristici transnazionali, come ISIS-Khorasan, a tale scopo. Questo gruppo continua a operare come una delle minacce regionali più pericolose e utilizza strumenti basati sull’IA per media, propaganda e reclutamento — potenziando la sua capacità di ispirare e attrarre seguaci. Pertanto, l’aggiornamento delle strategie antiterrorismo e l’indebolimento dei gruppi terroristici devono rimanere al centro dell’attenzione per ridurne l’influenza nel 2025.
Il Rapporto annuale sul terrorismo in Iran si propone di monitorare, esaminare e analizzare tutti gli episodi terroristici resi pubblici che prendono di mira l’Iran e i suoi cittadini, sia sul territorio nazionale sia all’estero. Il suo obiettivo è difendere i diritti delle vittime del terrorismo ed esporre le violazioni dei diritti umani, richiamando l’attenzione dei responsabili politici e delle autorità competenti su questi episodi e sui modelli predominanti, al fine ultimo di lavorare per la riduzione di tali atti terroristici.
Associazione Habilian
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