L’EURASIA, UN CONCETTO GEOGRAFICO E POLITICO

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di Dario Tagliamacco

L’Europa non è un continente unico ed isolato poiché tutti i suoi confini non sono bagnati dal mare. Essendo collegata direttamente con l’Asia forma il maxi continente detto Eurasia.

Il termine Eurasia venne proposto per la prima volta nel 1858 da C.G Reuschle per indicare l’insieme di due continenti, l’Europa e l’Asia, i quali oltre ad essere saldati insieme formando un’unica massa continentale, hanno in comune alcuni lineamenti fisici essenziali. Questa definizione è usata frequentemente nella letteratura geomorfologica e fisiografica. Dal punto di vista geografico tutta l’Eurasia si trova nella Placca Euroasiatica, una della tante lastre immense che coprono la Terra. La parte est della Russia si trova nel piatto Nordamericano, l’India si trova sul piatto Indiano e la penisola arabica si trova su quello Arabo.

I monti Urali sono stati usati per secoli come linea di demarcazione non ufficiale tra Europa e Asia, tale catena montuosa lunga 1500 miglia non è una barriera geografica bensì una divisione artificiale creata dall’uomo. Infatti gli Urali non si estendono molto a sud e si fermano al di fuori del Mar Caspio, pertanto pongono un interrogativo sul fatto che alcuni Paesi siano europei o asiatici.

Molti geografi non accettano la divisione tra Europa e Asia, considerano l’Eurasia un continente che si estende dall’Oceano Atlantico, con le nazioni confinanti Spagna e Portogallo, al punto più orientale della Russia, nello stretto di Bering tra Oceano Artico e Pacifico. La frontiera a nord dell’Eurasia è costituita da Russia, Finlandia e Norvergia al confine con l’Oceano Artico a nord. I confini a sud sono il Mar Mediterraneo, l’Africa e l’Oceano Indiano. I Paesi che si trovano nel confine meridionale dell’Eurasia sono Spagna, Yemen, Israele, India e Malesia continentale. Tuttavia l’Eurasia comprende anche Paesi non collegati direttamente al continente quali la regione Sicilia, Creta, Cipro, Sri Lanka, Giappone, Malesia, Filippine e anche l’Indonesia.

In questo immenso continente, che comprende circa 90 Paesi, vivono 4,6 miliardi di persone, quindi quasi il 75% della popolazione mondiale. Per alcuni scienziati quest’area del mondo viene considerata come la culla ancestrale dell’umanità, poiché le civiltà che hanno qui avuto origine hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella storia mondiale. La densità media di popolazione in Eurasia è di 90 persone per chilometro quadrato distribuita in modo diseguale, esistono alcune zone vaste di terraferma che sono quasi totalmente disabitate, Siberia, Himalaya e Tibet, interno della penisola arabica, quindi in certe areee si può raggiungere una densità di popolazione di una sola persona per chilometro quadrato. In altre zone invece, come l’Europa occidentale, la costa del sud est asiatico, la Gran Bretagna, la densità cresce notevolmente, a Singapore ad esempio, la densità di popolazione e di 4000 persone per chilometro quadrato. Attualmente non è possibile indicare il numero esatto di nazioni facenti parte dell’Eurasia poiché esiste un problema riguardo l’indipendenza di certi Paesi, l’Abkhazia, la Transnistria o il Kosovo non possono essere considerati sovrani, il dibattito tra gli studiosti è aperto.

Questo supercontinente condivide caratteristiche geologiche e anche culturali, come ad esempio la lingua indeuropea dalla quale nacquero molte lingue parlate oggi all’interno di quest’area. Un altro fattore cruciale collegato all’Eurasia è lo sviluppo della cosiddetta “Via della Seta”, la quale aprì una delle interazioni continentali più importanti della storia dell’umanità dal punto di vista economico e culturale. Essa non è stato un percorso unico bensì un complesso di vie organizzate attorno al commercio della seta a partire dal primo secolo D. C. che percorrevano l’interno continente.

La seta nel passato fu un prodotto molto pregiato, considerato un lusso assoluto, la cui elaborazione fu custodita dai cinesi gelosamente fin da quando iniziarono a produrla, attorno al 3000 A.C. Ancora oggi la Cina è il primo produttore serico al mondo seguita dall’India. Questo tessuto ha molte funzionalità e infatti si usa per produrre capi d’abbigliamento diversi per uomini e donne.

All’inizio del XXI secolo l’Eurasia è divenuta un concetto economico e politico, collegato al contesto dell’interconnessione commerciale tra nazioni. La “Piccola Eurasia”, che coincide con i territori della Russia imperiale e dell’Ex Unione Sovietica, è solo una parte di una regione che anno dopo anno sta diventando il centro dello sviluppo globale. Il centro dinamico della regione si sta spostando verso est mentre la zona di conflitto si muove verso ovest e verso sud.

I concetti della nuova Eurasia sono in aggiornamento, la caduta dell’Unione Sovietica ha cambiato la distribuzione del potere in questo continente lasciando dei vuoti. Dopo la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti sono emersi come unica potenza mondiale diventando attori protagonisti nei territori delle ex repubbliche sovietiche. Però a partire dagli anni 90 ha cominciato a emergere un gigante nell’estremo Oriente, la Cina.

Gli Stati Uniti fino all’inizio degli anni 2000, dato che Russia, Cina, India ed Europa erano preoccupati a risolvere i propri problemi interni, sono emersi come forza dinamica rafforzando la propria egemonia in Europa attraverso l’espansione della Nato; l’alleanza per la sicurezza si è trasformata da un’istituzione difensiva a una struttura usata per operazioni militari al di fuori dei confini europei.

Dal 2010 in avanti i problemi finanziari degli Stati Uniti hanno causato la stagnazione del loro bilancio per finanziare azioni militari quindi il coinvolgimento nei conflitti euroasiatici è diminuito. La nazione americana ormai si sta spostando verso l’Oceano Pacifico per trattare con la Cina concentrando le sue risorse nella sfida contro Pechino.

La crescita delle forze armate cinesi non ha solo complicato le relazioni tra Cina e Stati Uniti ma ha anche aumentato le tensioni con alcuni Stati vicini come il Giappone che come noto ha cessato di essere strategicamente indipendente nel 1945, protetto dagli Stati Uniti, tuttavia lo sviluppo del Dragone ha cambiato le cose nelle relazioni tra questi Paesi.

L’Asean, Associazione delle nazioni del Sud Est Asiatico, fondata nel 1967, è emersa come modello efficace di integrazione ecomomica, politica e culturale, unico in Asia, i cui Stati membri rappresentano circa l’8% del Pil mondiale. L’India è ormai una delle potenze regionali e insieme alla Cina è diventata il più importante partner economico della Russia, nel 2023 è diventata la quinta potenza economica mondiale superando il Regno Unito e nel 2027 potrebbe superare Giappone e Germania.

Gli Stati Uniti nell’estate del 2025 hanno imposto dazi al 50% all’India, quest’azione ostile ha causato l’ulteriore l’avvicinamento del gigante indiano verso Cina e Russia. E’ quindi ormai emersa un’alleanza strategica Euroasiatica, detta “triangolo di Primakov”, paradigma concepito dall’ex premier russo Evgeny Primakov per combattere l’unipolarismo occidentale. Il triangolo negli anni ha avuto delle frizioni legate a tensioni di confine sino-indiani, in questi anni però è rinato, innescato dal protezionismo di Trump.

Le strategie di Trump hanno l’obiettivo di irrobustire l’economia statunitense e perpetuare il dominio del dollaro, tuttavia al posto di fiaccare i Brics, istituzione che comprende anche nazioni al di fuori dei confini euroasiatici, ne hanno accelerato l’unione. L’asse euroasiatico si sta modellando sul multipolarismo attraverso sinergie economiche e pluralismo finanziario. Mosca, Pechino e Nuova Delhi stanno mostrando il cammino verso un sistema di alleanze paritarie. “Il triangolo di Primakov” democratizza il mondo e lo porta verso un’era multipolare.

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