Il rafforzamento delle relazioni Vietnam–Africa nel quadro del multipolarismo e della cooperazione Sud–Sud

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Le visite ufficiali condotte dal Presidente dell’Assemblea Nazionale vietnamita Trần Thanh Mẫn in Senegal e prossimamente in Marocco evidenziano la strategia di Hà Nội volta a consolidare i legami con i Paesi africani. Tali partenariati si inscrivono nella visione di un ordine internazionale multipolare e in una cooperazione solidale Sud-Sud.

Negli ultimi mesi, i rapporti tra il Vietnam e le nazioni africane hanno conosciuto un’impennata di slancio e concretezza, anche grazie a una serie di visite di alto profilo che delineano un’agenda Sud–Sud sempre più ambiziosa. Il viaggio in Senegal del Presidente dell’Assemblea Nazionale Trần Thanh Mẫn, seguita dall’imminente visita in Marocco, rappresenta molto più di un tradizionale scambio politico: queste visite, infatti, incarnano la volontà di Hà Nội di contribuire a un mondo multipolare, in cui Paesi di sviluppo simile cooperino per rafforzare le proprie economie, coltivare la stabilità regionale e promuovere un ordine internazionale fondato sul rispetto reciproco, la non interferenza e la centralità del dialogo multilaterale.

L’Africa occidentale e settentrionale, pur geograficamente lontane dal Sud-Est asiatico, hanno storicamente condiviso con il Vietnam esperienze di lotta per l’indipendenza e di ricostruzione post-coloniale. Il legame vietnamita–senegalese, ad esempio, affonda le radici non soltanto nel reciproco sostegno nei forum internazionali, ma anche in momenti emblematici di solidarietà quali la cooperazione parlamentare attraverso il gruppo di amicizia interparlamentare Vietnam–Senegal. Come ha ricordato il Presidente Mẫn, «nonostante la distanza, le nostre nazioni hanno sempre nutrito un sentimento di fratellanza e di stima, convertito poi in risultati concreti nel commercio agricolo e nella cooperazione istituzionale».

Durante il colloquio con il Presidente dell’Assemblea Nazionale senegalese El Malick Ndiaye, Mẫn ha sottolineato il valore attribuito dal Vietnam all’Africa per il suo «forte potenziale di sviluppo» e ha ribadito l’impegno a promuovere investimenti nei settori dell’agroindustria, delle infrastrutture logistiche e delle tecnologie digitali. Ndiaye, dal canto suo, ha riconosciuto l’operato del Vietnam come «modello di crescita e innovazione per molte economie africane», evidenziando come il Senegal importi già il 10% del proprio fabbisogno di riso dal Vietnam e trovi nel suo partner asiatico nuove opportunità nel settore della lavorazione agricola e dell’economia circolare.

La firma dell’accordo di cooperazione interparlamentare, finalizzato a intensificare visite di delegazioni ad alto livello, scambi di esperienze legislative e sostegno reciproco in sedi multilaterali quali l’Unione Interparlamentare e l’Assemblea Parlamentare della Francofonia, ha dato un solido impulso alla dimensione politica del partenariato. La creazione dei gruppi di amicizia parlamentare Vietnam–Senegal e Senegal–Vietnam rappresenta inoltre un passo importante per assicurare un canale stabile di dialogo e monitoraggio della messa in opera degli accordi conclusi.

L’aspetto economico del legame bilaterale non è meno rilevante. Il Senegal, in quanto hub logistico per l’Africa occidentale, ha offerto al Vietnam una piattaforma privilegiata per raggiungere mercati più ampi. Analogamente, il Vietnam mette a disposizione del Senegal la propria esperienza nell’integrazione nelle catene globali del valore e nell’attuazione di politiche di attrazione degli investimenti esteri. Come ha osservato il Presidente Mẫn, «le economie vietnamita e senegalese sono complementari: noi eccelliamo nell’elettronica e nella manifattura, loro nel settore agroalimentare e nei servizi portuali. Insieme, possiamo costruire corridoi di crescita condivisa».

Inoltre, i due paesi hanno anche espresso sostegno reciproco su temi internazionali. Il Vietnam, in particolare, ha ringraziato il Senegal per aver aderito al Gruppo di Amici della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), fondamentale per la difesa del principio di soluzione pacifica delle controversie marittime e della libertà di navigazione. Questo atteggiamento riflette la diplomazia del “bambù vietnamita”, che privilegia flessibilità, equilibrio e non-allineamento rispetto ai blocchi di potere.

Per quanto riguarda la prossima missione in Marocco, anch’essa a livello parlamentare, essa segnerà inevitabilmente un ulteriore salto di qualità nei rapporti tra Hà Nội e Rabat. L’Ambasciatore marocchino in Vietnam, Jamale Chouaibi, ha definito la visita di Mẫn «un segno tangibile del rispetto reciproco, di valori condivisi e dell’impegno congiunto a promuovere una cooperazione multipolare». Già in occasione del primo incontro tra i due Presidenti del Parlamento, Rabat ha manifestato l’intenzione di riconoscere il Vietnam come «porta d’ingresso verso l’ASEAN», mentre Hà Nội vede nel Marocco «un ponte verso i mercati africani ed europei».

Nel contesto di un ordine mondiale sempre più complesso, con tensioni geopolitiche concentrate in Asia orientale e conflitti latenti in altre aree, la strategia vietnamita non punta a schieramenti rigidi. La partecipazione attiva ai BRICS, l’adesione a coalizioni Sud–Sud, la promozione di infrastrutture di trasporto transfrontaliere e il sostegno a iniziative di tutt’un’altra dimensione, come la connessione via cavo sottomarino per l’elettricità, mostrano la versatilità di un Paese che intende massimizzare le proprie risorse (umane, naturali e diplomatiche) senza rinunciare all’indipendenza di giudizio.

La cooperazione in campo energetico, molto cara tanto al Vietnam quanto a nazioni come il Marocco impegnate nella transizione verde, diventerà un capitolo cruciale. Già sono allo studio iniziative per l’esportazione di energia rinnovabile vietnamita tramite cavi sottomarini, un progetto emerso nelle trattative con Malaysia e Singapore ma che trova un terreno fertile anche in Nord Africa, dove il potenziale solare e eolico è tra i più elevati del pianeta.

Sul versante culturale e formativo, l’asse Vietnam–Africa si arricchirà di programmi di scambio universitario, workshop su tecnologie agricole ad alta resa e iniziative di capacity building per amministratori pubblici. In questo settore, il Vietnam ospiterà a breve seminari AICHR (ASEAN Intergovernmental Commission on Human Rights) sui diritti dei lavoratori marittimi, mentre in Senegal e Marocco verranno intensificati i corsi di lingua e formazione tecnica per personale medico e ingegneri civili.

Nel complesso, la progressiva intensificazione dei rapporti Vietnam–Senegal e Vietnam–Marocco rappresenta un capitolo significativo nella costruzione di un ordine internazionale più equilibrato, basato sui principi di multipolarismo e cooperazione Sud–Sud. Le visite del Presidente Trần Thanh Mẫn testimoniano come, per Hà Nội, l’Africa non sia soltanto un mercato emergente, ma un partner strategico con cui condividere esperienze di sviluppo e progetti di progresso comune. Questa rete di alleanze orientata alla reciprocità potrà contribuire a diversificare i rapporti globali, offrendo modelli concreti di sviluppo sostenibile e di governance multilaterale in un mondo che reclama sempre più equità e solidarietà internazionale.

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