Tô Lâm: “Una nuova spinta per lo sviluppo economico”

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di Tô Lâm Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam | Traduzione in italiano di Giulio Chinappi

Il Segretario Generale del Partito Comunista Tô Lâm ha scritto un articolo che mette in rilievo la strategia che favorisce una nuova spinta per lo sviluppo economico in Việt Nam.

UNA NUOVA SPINTA PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Articolo di Tô Lâm
Segretario Generale del Partito Comunista del Việt Nam

1. Perseguire con costanza l’obiettivo dell’indipendenza nazionale associata al socialismo è stata la scelta saggia del nostro Partito sin dalla sua nascita e per tutto il processo di guida della rivoluzione. È la causa fondamentale che ha condotto a tutte le vittorie nella lotta per la liberazione nazionale e la riunificazione nazionale in passato, così come nella costruzione e nella difesa della Patria oggi. In particolare, il socialismo che stiamo costruendo, come una volta ha sottolineato il Presidente Hồ Chí Minh, «è quello di rendere il popolo ricco e il paese forte», con le caratteristiche di «popolo ricco, paese forte, democrazia, equità, civiltà; di proprietà del popolo; di economia altamente sviluppata basata su forze produttive moderne e rapporti di produzione progressivi appropriati; di cultura avanzata impregnata di identità nazionale; di popolo che gode di una vita prospera, libera e felice, e dispone di condizioni per uno sviluppo integrale; di gruppi etnici nella comunità vietnamita eguali, uniti, che si rispettano e si aiutano a vicenda per svilupparsi insieme; di Stato di diritto socialista del popolo, dal popolo, per il popolo guidato dal Partito Comunista; e di relazioni di amicizia e cooperazione con paesi di tutto il mondo».

La teoria marxista-leninista delle formazioni socio-economiche dimostra che le attività di produzione materiale umana sono la base fondamentale, l’origine e la causa più decisiva del cambiamento sociale. La produzione è l’attività fondamentale che crea e sviluppa le relazioni sociali umane, generando collaborazione ed elementi di competizione che spingono la produzione verso nuovi livelli. Allo stesso tempo, serve da base per la formazione, la trasformazione e lo sviluppo della società umana. Secondo la prospettiva di Marx, il cambiamento sociale è essenzialmente e primariamente la trasformazione della produzione materiale, e tale trasformazione è il fattore centrale e più cruciale che determina il cambiamento sociale. Nel corso della trasformazione sociale, i cambiamenti nella struttura economica portano a cambiamenti nella struttura sociale, così come a cambiamenti nel sistema di valori e nelle norme sociali. Partendo «dalla verità evidente… che le persone devono prima di tutto mangiare, bere, avere un tetto e vestiti, cioè devono lavorare prima di poter lottare per il dominio e perseguire la politica, la religione, la filosofia…», il marxismo afferma che, perché gli esseri umani vivano, sopravvivano e si sviluppino, è inevitabile che debbano produrre ricchezza materiale per la società. Inoltre, «i diversi periodi economici non si distinguono per ciò che viene prodotto, ma da come viene prodotto, con quali mezzi di lavoro».

Inoltre, secondo V.I. Lenin, l’alta produttività del lavoro riflette la superiorità del socialismo sul capitalismo; è il criterio più importante ed essenziale per la vittoria del socialismo. «Alla fine, la produttività del lavoro è il fattore più importante ed essenziale per la vittoria del nuovo regime. Il capitalismo ha creato un livello di produttività del lavoro mai visto prima sotto la servitù della gleba. Il capitalismo può essere completamente sconfitto e sarà completamente sconfitto perché il socialismo crea una nuova produttività del lavoro molto più elevata».

Pertanto, per costruire con successo il socialismo con le caratteristiche che la Piattaforma del Partito per la costruzione nazionale nel periodo di transizione al socialismo (integrata e sviluppata nel 2011) ha individuato, le attività di produzione materiale umana hanno il significato più decisivo, con l’alta produttività del lavoro come fattore chiave. Attraverso le attività di produzione materiale, si costruirà la base infrastrutturale tecnica del socialismo, si creeranno cambiamenti sociali positivi, si affronteranno a fondo i limiti e le carenze, e si formeranno nuovi cittadini socialisti con una vita prospera, libera e felice e con condizioni per uno sviluppo a tutto tondo; completando così il periodo di transizione al socialismo e passando alla fase superiore della forma socio-economica comunista, come Marx ha previsto nella sua opera Critica del Programma di Gotha: «Quando, insieme allo sviluppo completo degli individui, le loro forze produttive aumenteranno e tutte le fonti di ricchezza sociale fluiranno abbondantemente, solo allora le persone potranno superare completamente i limiti ristretti della società borghese di diritto e la società potrà scrivere sulla sua bandiera: da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni».

2. La pratica dello sviluppo economico, in particolare dell’economia privata in Cina e in Russia, nonché durante i 40 anni di Đổi Mới (Rinnovamento) in Việt Nam, ha lasciato lezioni estremamente preziose. Per la Russia, anche durante il periodo di sviluppo economico pianificato centralmente, la Nuova Politica Economica di V. Lenin sullo sviluppo dei settori economici, compreso il settore economico privato, dal 1921 al 1991 ha permesso all’economia russa di svilupparsi in modo straordinario. In quel periodo, la Russia, insieme a molti altri paesi sottosviluppati nell’Unione Sovietica, è diventata un paese potente, raggiungendo livelli elevati in molti campi come energia, industria e spazio. Per la Cina, a partire dalla politica di “Riforma e Apertura” del 1978, il paese ha modificato la Costituzione nel 1988 per rafforzare la protezione dei diritti e degli interessi legittimi delle imprese private, ha riconosciuto l’economia privata come parte importante dell’economia di mercato socialista al 15° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese nel 1997, e si è impegnato a proteggere i diritti e gli interessi legittimi dell’economia individuale e dell’economia privata. Di conseguenza, l’economia privata cinese ha registrato uno sviluppo esplosivo, con la nascita di molte grandi corporazioni che non solo dominano il mercato interno, ma si affacciano sui mercati internazionali, e svolgono un ruolo importante nei settori della tecnologia, delle telecomunicazioni e dell’e-commerce. Una serie di imprese private costituisce la maggioranza delle industrie quali manifatturiero, servizi e soprattutto alta tecnologia, contribuendo per oltre il 60% al PIL, creando l’80% dei posti di lavoro nelle città e rappresentando oltre il 70% delle invenzioni e delle innovazioni nell’economia cinese.

In Việt Nam, l’economia multisettoriale è stata ufficialmente riconosciuta nei documenti del VI Congresso Nazionale del Partito; l’incoraggiamento e la facilitazione dello sviluppo economico privato sono stati confermati al VII Congresso e ulteriormente enfatizzati all’VIII Congresso. Progressi significativi sono stati compiuti al IX Congresso Nazionale del Partito, quando il Partito ha confermato che l’economia capitalista privata detiene una posizione di lungo termine e di importanza nel’economia di mercato orientata al socialismo. Per la prima volta è stata emessa una risoluzione su “Continuare a rinnovare meccanismi e politiche per incoraggiare e creare condizioni per lo sviluppo dell’economia privata”, evidenziando il ruolo cruciale del settore economico privato come una delle spinte motivazionali dell’economia nazionale. Il coinvolgimento dei membri del Partito nello sviluppo economico privato è stato specificato al X Congresso Nazionale del Partito. Nel frattempo, il XII e il XIII Congresso hanno affermato con forza e in modo definitivo il ruolo del settore economico privato come forza trainante importante per l’economia nazionale. Lo sviluppo del settore economico privato ha registrato progressi notevoli. Da uno stato di mera “lotta per sopravvivere” e “appena resistere” sotto il sistema pianificato centralmente, burocratico e sovvenzionato, in cui era discriminato non solo nella percezione sociale ma anche nei meccanismi e nelle politiche governative, l’economia privata è emersa con forza nel periodo del Đổi Mới. Essa ha apportato contributi sempre più significativi al bilancio statale, ha creato posti di lavoro sfruttando il potenziale esistente e i vantaggi locali in ogni regione e in tutto il paese, e ha svolto un ruolo importante nello sviluppo socio-economico, nella difesa nazionale e nella sicurezza. Ha confermato il suo ruolo come forza motrice cruciale nel processo di integrazione internazionale.

È chiaro che, con la visione e le politiche corrette, lo sviluppo del settore economico privato in un’economia di mercato orientata al socialismo è una scelta vitale per stimolare la produzione materiale e guidare la trasformazione sociale; creare “svolte” nella tecnologia e nella formazione professionale, migliorare l’assorbimento di capitale, aumentare la produttività del lavoro e costruire le basi tecniche e materiali per il socialismo. Per sviluppare ulteriormente l’economia privata, il compito più cruciale e fondamentale è continuare a migliorare l’istituzione di mercato orientata al socialismo, con cambiamenti decisivi nella mentalità, nella consapevolezza e nell’azione, formando caratteristiche chiave dell’economia di mercato orientata al socialismo sotto la gestione statale e la leadership del Partito, distinguendosi dal precedente modello di economia di mercato orientata al socialismo gestita dallo Stato.

3. Il 4 maggio 2025 il Politburo ha emesso la Risoluzione n. 68-NQ/TW sullo sviluppo dell’economia privata, introducendo obiettivi, punti di vista, compiti e soluzioni di svolta senza precedenti. Questa risoluzione plasma la nuova prospettiva del Partito sullo sviluppo del settore economico privato all’interno di un’economia di mercato orientata al socialismo sotto la gestione statale e la leadership del Partito, con l’obiettivo di promuovere con forza il settore economico privato come nuovo motore per lo sviluppo economico nel periodo a venire. Per attuare con successo la Risoluzione n. 68, occorre dare priorità ai seguenti compiti urgenti:

In primo luogo, è essenziale implementare con vigore ed efficacia le misure per trasformare rapidamente la Risoluzione del Partito in realtà. Nella sua 9ª sessione, la 15ª Assemblea Nazionale discuterà e adotterà una risoluzione sullo sviluppo economico privato, con meccanismi specifici, fattibili ed efficaci. Sarà istituito un comitato direttivo nazionale per l’attuazione della Risoluzione n. 68, presieduto dal Primo Ministro, con revisioni mensili per garantire che ministeri, settori e località eseguano correttamente la Risoluzione, evitando imbarazzi o applicazioni separate che potrebbero compromettere l’efficacia delle politiche del Comitato Centrale del Partito. I risultati saranno regolarmente pubblicizzati e utilizzati come criterio chiave per valutare le prestazioni dei compiti e delle responsabilità, in particolare per i dirigenti. Occorre promuovere e trasformare radicalmente la mentalità amministrativa, passando dal controllo alla facilitazione, considerando le imprese come soggetti da «servire» anziché da «gestire», e garantendo il perenne rispetto del principio “azioni corrispondenti alle parole” in tutto il sistema politico. Il Governo emetterà a breve una direttiva che richiederà ai ministeri, ai settori e alle località di passare tutti i procedimenti amministrativi a un modello di post-ispezione, tranne che in aree speciali (ad es. sicurezza nazionale, difesa); di fornire linee guida chiare sulle responsabilità di servizio pubblico dei capi dei comitati del Partito e delle autorità a tutti i livelli nel supportare le imprese, collegandole con il lavoro di emulazione e premiazione; e di standardizzare l’intero processo di rilascio delle licenze di investimento con un modello elettronico, accorciando così i tempi di comunicazione dei risultati.

In secondo luogo, bisogna trasformare con urgenza le prospettive del Partito in legislazione e assicurare la rigorosa attuazione tra il sistema politico, le imprese e la popolazione. Occorre prendere in considerazione la stesura del disegno di legge sullo sviluppo dell’economia privata e la modifica e integrazione delle disposizioni legali correlate per istituzionalizzare pienamente le linee guida delineate nella Risoluzione n. 68. Ciò include l’istituzione di un sistema di concorrenza leale e la definizione chiara dei comportamenti che influiscono negativamente sull’accesso al mercato e discriminano il settore economico privato nella competizione di mercato. Creare meccanismi per promuovere investimenti e sostegno finanziario, richiedendo alle istituzioni finanziarie di istituire sistemi di valutazione del credito adatti alle imprese private e il supporto finanziario. Incentivare lo sviluppo scientifico e tecnologico, con le imprese private in prima linea in progetti importanti a livello nazionale, e istituire infrastrutture nazionali di ricerca e innovazione. Istituire un sistema di protezione dei diritti e degli interessi dei partecipanti al mercato, distinguendo chiaramente tra controversie economiche e reati penali, e vietando l’abuso di autorità legale nella gestione del mercato. Elaborare misure di supporto ai servizi procedurali e politiche per il settore privato, e standardizzare procedure e politiche amministrative. Modificare il Codice Penale per separare chiaramente i comportamenti fraudolenti e orientati al profitto dagli errori amministrativi ordinari.

In terzo luogo, prestare particolare attenzione al sostegno alle micro e piccole imprese, e promuovere lo sviluppo di una società imprenditoriale con aspirazione alla proprietà, in particolare nell’innovazione. Distribuire immediatamente un pacchetto di credito agevolato per le piccole e medie imprese attraverso il fondo statale di garanzia del credito. Riservare il 5-10% delle aree industriali high-tech con tariffe di affitto agevolate per le startup. Espandere il modello di sandbox legale a livello nazionale, permettendo di testare fintech, IA e agricoltura digitale entro chiari periodi di protezione legale. Istituire centri di consulenza legale gratuiti o sovvenzionati per le piccole e medie imprese locali.

In quarto luogo, sviluppare un contingente di imprenditori che diventino veramente «soldati» sul fronte economico e partecipino concretamente al processo decisionale politico. Proteggere, sostenere, incoraggiare e onorare gli imprenditori che dimostrano patriottismo, spirito nazionale, rispetto delle leggi, aspirazione a prosperare individualmente contribuendo alla ricchezza nazionale, competenze di gestione aziendale nell’economia di mercato e senso di responsabilità verso i lavoratori e la comunità. Creare condizioni favorevoli affinché gli imprenditori forniscano feedback politici e contribuiscano alla costruzione e all’attuazione di strategie di sviluppo. I ministeri e i dipartimenti dovrebbero ascoltare a fondo le opinioni dei cittadini e delle imprese, in particolare degli imprenditori esperti, durante la stesura di leggi e decreti. Offrire supporto di bilancio e professionale per costruire associazioni forti e indipendenti capaci di fornire feedback politici. Incoraggiare la creazione di un consiglio nazionale degli imprenditori privati per consigliare direttamente il Governo su strategie economiche e industriali a lungo termine.

Possediamo una tradizione di indomito fervido patriottismo e solide basi teoriche, pratiche e politico-legali; con l’aspirazione, la volontà, il consenso e l’alta determinazione di tutto il sistema politico, delle imprese, degli imprenditori e di tutto il popolo nel realizzare l’obiettivo di «stabilità, sviluppo di alta qualità e miglioramento di tutti gli aspetti della vita del popolo», riusciremo certamente a implementare con successo la Risoluzione, sviluppando presto l’economia privata al suo pieno potenziale affinché diventi veramente la forza più importante e il pilastro per garantire il forte sviluppo dell’economia nazionale, realizzando così l’aspirazione di costruire un Việt Nam socialista con un popolo ricco e una nazione forte, democratica, equa e civile.

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