di Martina Marradi
Leone XIV, il primo Pontefice statunitense della storia, è il secondo del continente americano dopo Francesco.L’esperienza pastorale in Perù plasma la sua visione ecclesiale, fondata su una Chiesa vicina agli ultimi, e la sua elezione genera entusiasmo in tutta l’America Latina.
- LEONE XIV: ORIGINI STATUNITENSI, VOCAZIONE LATINOAMERICANA
Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, è il primo Papa agostiniano e il secondo Pontefice proveniente dal continente americano dopo Papa Francesco. Tuttavia, rispetto al predecessore, proviene dagli Stati Uniti: è nato a Chicago nel 1955 da una famiglia di origini italiane, francesi e spagnole che rappresenta il tipico melting pot statunitense. Dopo la laurea in matematica, frequenta la Facoltà di teologia di Chicago e all’età di 27 anni si trasferisce a Roma, dove viene ordinato sacerdote. Due anni più tardi si unisce alla missione agostiniana in Perù e negli 11 anni successivi si distingue per l’impegno pastorale e sociale, diventando ben presto un punto di riferimento per la comunità locale. Il suo motto episcopale “In Illo uno unum” (Nell’unico Cristo siamo uno), sottolinea il suo impegno ecumenico per l’unità dei cristiani.
2. LE REAZIONI DELL’AMERICA LATINA ALLA SUA ELEZIONE
L’elezione di un Pontefice con una lunga esperienza pastorale in America Latina e radici culturali comuni a molti Paesi latinoamericani genera un’ondata di commenti positivi e aspettative da parte dei leader latinoamericani, che interpretano la sua elezione come un segnale di continuità con il pontificato di Francesco. Il Presidente colombiano Gustavo Petro manifesta su X la speranza per la costruzione di una Chiesa capace di diventare voce dei popoli migranti e di farsi promotrice della giustizia sociale e ambientale a livello globale. Egli auspica che il nuovo Pontefice possa guidare l’umanità verso un modello di sviluppo più equo, contrastando l’avidità responsabile della crisi climatica e della perdita della biodiversità. La Presidente peruviana Dina Boluarte definisce l’elezione di Leone XIV come “storica per il Perù” e sottolinea come l’ottenimento della cittadinanza peruviana da parte di Prevost nel 2015 sia la piena dimostrazione del “suo profondo amore” per il Paese.
Anche il Capo di Stato Nicolas Maduro manifesta il proprio entusiasmo nei confronti dell’elezione di Leone XIV e su Instagram pubblica un post in cui lo sollecita ad accelerare il processo di canonizzazione di due beati venezuelani. Il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva condivide la propria speranza nella continuazione dell’eredità bergogliana, mentre il capo di Stato argentino Javier Milei con un post su X evidenzia come il futuro Papa dovrà impegnarsi nella difesa della vita, della libertà e della proprietà privata. Il Capo di Stato ecuadoriano Daniel Noboa dà il benvenuto al Pontefice e auspica che le sue parole possano essere una guida in un tempo di incertezza, così come la Presidente Claudia Sheinbaum riafferma la propria convergenza pacifista e umanista con Prevost.
3. I SEGNALI DELLE RIPERCUSSIONI GEOPOLITICHE DELLA LINEA PREVOST
Le iniziative di Robert Francis Prevost per il suo pontificato sono di ispirazione bergogliana: sono ben noti i suoi profondi legami con il Sud America, così come la sua intenzione di rilanciare il cattolicesimo statunitense di stampo non tradizionalista e di contenere le sette evangeliche in tutto il continente americano. Tuttavia, è troppo presto per definire la futura linea leonina e, analogamente, è ancora prematuro prevedere le possibili ripercussioni geopolitiche delle sue scelte pontificali. I primi segnali lasciano intendere la volontà di proseguire nel solco tracciato da Francesco, con un’attenzione privilegiata verso il Sud globale, in particolar modo il Sudamerica, e nei confronti dei temi della pace e della difesa dei migranti, elementi destinati a incidere anche sugli equilibri internazionali.
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