Le relazioni tra Russia e Cina nel contesto globale. Intervista a Giulio Chinappi

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a cura di Alessandra Ciattini

La guerra tra NATO e Russia, con l’Ucraina in mezzo, persiste mentre l’Occidente cerca di indebolire la Russia con tattiche ibride. La Cina, pur sostenendo la Russia, vuole garantire la sovranità dell’Ucraina, e resta preoccupata per possibili tensioni future legate alle risorse dell’Asia centrale. L’intervista di Alessandra Ciattini a Giulio Chinappi.

In una situazione in cui la guerra tra la NATO e la Russia, nonostante le difficoltà oggettive dell’Ucraina, sembra non volgere al termine, giacché il vero obiettivo degli occidentali, affermato espressamente, è quello di indebolire in tutti i modi il grande paese euroasiatico.

Infatti, oltre alla guerra combattuta stanno ricorrendo ad altri strumenti come l’ostracismo, la demonizzazione e il terrorismo, sviluppando una guerra di tipo ibrido.

Da parte sua, la Cina, che non figura come alleato militare della Russia, ma come partner, ha sostenuto da un lato le ragioni di quest’ultima, ma nello stesso tempo, più volte ha dichiarato di voler che sia garantita la sovranità dell’Ucraina.

Nello stesso tempo la Cina è stata in più occasioni messa sotto pressione affinché tenti di convincere la Russia a rinunciare alla guerra, soprattutto perché il cosiddetto occidente collettivo non può assolutamente accettare la sconfitta dell’Ucraina, che si riverserebbe sulla stessa reputazione della NATO.

Alcuni analisti mettono in evidenza che tra Cina e Russia ci sarebbero conflitti sotterranei che potrebbero esplodere e sarebbero legati all’interesse della prima per i paesi dell’Asia centrale, ricchi di straordinarie risorse e che, quindi, in un ipotetico futuro potrebbero palesarsi.

Ovviamente un’ipotetica rottura Cina/Russia rallegrerebbe immensamente gli USA.

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