Il presidente cubano Díaz-Canel visita Italia, Serbia e Francia

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di Giulio Chinappi

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel è arrivato lo scorso 20 giugno a Roma, dove ha incontrato Sergio Mattarella. Successivamente si è recato in Serbia e in Francia per completare la sua visita diplomatica europea.

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Nel silenzio quasi completo dei mass media nazionali, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha tenuto lo scorso 20 giugno una visita ufficiale a Roma, dove ha incontrato il presidente Sergio Mattarella, ma anche Papa Francesco e il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il cinese Qu Dongyu. Il leader dell’isola rivoluzionaria è giunto a Roma accompagnato da una delegazione di membri del governo, tra i quali figurava il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla.

Secondo quanto riportato dalla stampa cubana, il leader dell’isola caraibica ha definito “proficuo” l’incontro che ha tenuto con Mattarella: “Evidenziamo il comune interesse a continuare a rafforzare il dialogo politico ad alto livello e a sviluppare legami economici, commerciali e di investimento”, ha scritto Díaz-Canel sul suo account Twitter ufficiale. La visita del presidente cubano ha avuto luogo in occasione del 120° anniversario dall’inizio delle loro relazioni diplomatiche, istituite il 4 febbraio 1903, poco dopo l’indipendenza dell’isola dalla Spagna.

Secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri de L’Avana, nel corso del dialogo i due dignitari “hanno ribadito la volontà di continuare a sviluppare legami bilaterali nei settori di reciproco interesse, in particolare i rapporti economico-commerciali e la cooperazione nella cultura, salute e altri settori”. Inoltre, in occasione del suo colloquio con Mattarella, Díaz-Canel ha ringraziato il popolo e il governo italiani per la loro posizione storica contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto unilateralmente e illegalmente dagli Stati Uniti contro l’isola per oltre sessant’anni.

Vale infatti la pena di ricordare che l’Italia, come la quasi totalità dei Paesi del mondo, vota annualmente per la fine del bloqueo presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sebbene le risoluzioni approvate continuino ad essere ignorate da Washington. Dal 1995, nonostante i diversi colori politici dei governi italiani e la sudditanza di Roma nei confronti di Washington, l’Italia ha sempre votato contro la prosecuzione del criminale blocco economico, nonostante il quale il nostro Paese resta tra i primi dieci partner commerciali di Cuba. Grazie al miglioramento delle relazioni bilaterali negli anni ’90, nel 1996, Fidel Castro effettuò la sua prima visita ufficiale in Italia, mentre nel 2015 fu Raúl Castro a recarsi a Roma.

Le ottime relazioni italo-cubane sono state confermate anche dagli avvenimenti del periodo pandemico più intenso, nel corso del quale l’isola caraibica ha offerto il proprio sostegno alle aree più colpite dello Stivale. “Sebbene all’inizio i professionisti italiani guardassero ai nostri con perplessità, le loro prestazioni altruistiche, umane e fortemente impegnate nella vita di questo popolo amico, hanno segnato una svolta positiva in termini di cooperazione medica tra le due nazioni”, ha spiegato il dottor Carlos Ricardo Pérez, capo della brigata medica cubana in Italia, come riportato da Granma. Quell’evento ha infatti segnato la nascita di una più stretta collaborazione in ambito medico tra Italia e Cuba: nell’ambito della 76ma Assemblea Mondiale della Sanità, recentemente conclusa, i Ministri della Sanità della Repubblica Italiana e della Repubblica di Cuba, rispettivamente Orazio Schillaci e José Angel Portal Miranda, hanno firmato un Protocollo d’Intesa sulla collaborazione nei settori della Salute e delle Scienze Mediche, da cui si rafforzano i rapporti tra le due istituzioni.

Dopo aver lasciato l’Italia, il 21 giugno Miguel Díaz-Canel ha proseguito il suo viaggio europeo in Serbia, Paese che intrattiene relazioni molto strette con Cuba sin dai tempi della Jugoslavia, dove ha incontrato il suo omologo Aleksandar Vučić. In occasione dell’incontro, entrambi i capi di Stato hanno affermato la propria volontà di continuare a rafforzare i legami storici di amicizia e cooperazione che uniscono i loro Paesi. I due presidenti hanno espresso il loro accordo sulla volontà di promuovere legami economici, commerciali e di investimento in aree di interesse comune, come l’agricoltura, la biotecnologia, la cultura, lo sport, l’istruzione, la salute e il turismo. Questo obiettivo si inquadra nella volontà di entrambi i Paesi di rafforzare i loro storici legami di amicizia e cooperazione.

Per concludere la sua visita sul continente europeo, il 22 e 23 giugno il Capo di Stato cubano, in qualità di Presidente del Gruppo dei 77 più la Cina, parteciperà al “Vertice per un nuovo patto finanziario mondiale”, che si svolgerà a Parigi, in Francia. L’obiettivo del forum è raggiungere il consenso per un sistema finanziario più reattivo, equo e solidale, che consenta di affrontare le disuguaglianze, accompagnare la lotta al cambiamento climatico e concretizzare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Come parte della sua agenda a Parigi, Díaz-Canel incontrerà il Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, e parteciperà a vari incontri.

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