Ucraina: nove anni di guerra e di menzogne

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di Giulio Chinappi

FONTE ARTICOLO: giuliochinappi.wordpress.com

Mentre i media occidentali hanno celebrato il falso storico del “primo anniversario della guerra”, sono in realtà nove anni che il popolo ucraino è vittima delle politiche criminali del proprio governo, controllato dai burattinai occidentali e dalle milizie neonaziste.

Tra il 18 e il 23 febbraio 2014 un colpo di Stato portava alla deposizione del legittimo presidente ucraino, Viktor Janukovyč, sostituito provvisoriamente da Oleksandr Turčynov. È in questo evento, fortemente sostenuto dalle potenze occidentali, che va ricercata l’origine della tragica situazione oggi vissuta dal popolo ucraino, che da nove anni vive in una situazione di guerra civile. Tale realtà, riconosciuta da qualunque analista con un minimo di cognizione di causa e dalla stessa Organizzazione delle Nazioni Unite, smentisce seccamente la propaganda occidentale, che negli scorsi giorni ha ripetuto in maniera ossessiva la retorica del “primo anniversario della guerra”, alimentando un vero e proprio falso storico.

Potremmo dire, invece, che in effetti quello è stato il primo anniversario da quando gli occidentali si sono improvvisamente accorti della presenza di una guerra in Europa, dopo otto anni di colpevole silenzio da parte dei media e dei governi complici dei progetti criminali di Washington. Un anno, certamente, da quando la Russia, sotto il nome ufficiale di operazione militare speciale, è intervenuta nel conflitto ucraino a seguito dell’intensificarsi dei bombardamenti di Kiev sui territori del Donbass, che nel frattempo avevano dichiarato l’indipendenza sotto l’egida della Repubblica Popolare di Doneck e della Repubblica Popolare di Lugansk.

Il 24 febbraio 2022, la Russia ha lanciato l’operazione militare speciale in Ucraina e l’intera stampa occidentale ha urlato come un sol uomo per l’aggressione ingiustificata di Mosca contro il suo vicino. Come colpiti da amnesia, i media occidentali hanno completamente oscurato la guerra che dal 2014 sta devastando il Donbass, e soprattutto hanno chiuso un occhio sui bombardamenti dell’esercito ucraino prima dell’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina”, scrive la giornalista francese Christelle Néant sul portale Donbass-Insider. Da allora, i media occidentali non hanno fatto altro che propinare menzogne, censurando metodicamente qualsiasi forma di informazione che non coincidesse con la propaganda ucraino-statunitense, o tuttalpiù qualificandola come inaccettabile.

Di fatto, i media occidentali si sono trasformati in un megafono della propaganda del governo di Kiev, portando addirittura i sedicenti difensori della democrazia ad elogiare l’operato di personaggi dichiaratamente neonazisti, come i membri del criminale battaglione Azov, mostrati nelle televisioni di tutta Europa ed etichettati come eroi che combattono per la libertà. Allo stesso tempo, la macchina mediatica si è mossa per gettare fango su tutto ciò che fosse russo, inventando crimini di guerra ed escludendo la Russia da ogni ambito sportivo e culturale, arrivando persino a censurare l’opera di Fëdor Dostoevskij, e suscitando in questo modo un vero e proprio sentimento di russofobia nell’opinione pubblica.

Se, prima del 24 febbraio 2022, la propaganda occidentale si accontentava di mantenere un colpevole silenzio sui bombardamenti regolari dell’esercito ucraino e sui crimini di guerra di Kiev, e accusava costantemente la Russia di non rispettare gli accordi di Minsk invece di indagare sul loro il mancato rispetto da parte dell’Ucraina, mentre accusava Vladimir Putin di essere un dittatore, il lancio dell’operazione militare speciale ha mostrato la peggior faccia dei media occidentali, che non hanno esitato a trasmettere la più sporca propaganda russofoba”, commenta ancora Christelle Néant. Questi stessi media, costantemente impegnati nel denunciare la propaganda russa – certamente esistente -, hanno dimostrato di essere maestri in quanto a falsificazione della realtà.

Chiunque non si sia lasciato travolgere dalla macchina propagandistica, mantenendo un minimo di distacco e di obiettività, non ha potuto far altro che constatare come i governi e i media occidentali fanno tutto il contrario di quanto non predichino, superando di gran lunga la Russia in tutte le nefandezze che le vengono attribuite. La pretesa neutralità e libertà dei media occidentali non è altro che un feticcio, uno specchietto per le allodole da dare in pasto al pubblico inconsapevole delle vere dinamiche del conflitto ucraino.

L’operazione militare speciale russa in Ucraina ha permesso di rivelare i numerosi nefandi segreti nascosti dalle sedicenti democrazie occidentali, come i laboratori biologici statunitensi situati sul territorio dell’ex repubblica sovietica, o i sotterfugi utilizzati dagli Stati Uniti e dai loro vassalli europei per preparare una guerra che non vedevano l’ora di provocare. Dai governi di Francia e Germania, e recentemente persino dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, sono arrivate confessioni che dimostrano come la guerra russo-ucraina fosse l’obiettivo di Washington sin dall’inizio. Le esplosioni dei gasdotti Nord Stream hanno poi dimostrato come il governo degli Stati Uniti e la NATO, come ripetiamo da tempo, siano in realtà la più grande organizzazione terroristica del mondo.

Le rivelazioni di questo primo anno di operazioni militari speciali russe nel Donbass hanno dimostrato che quest’ultima era necessaria per evitare l’attacco della RPD e della RPL da parte dell’esercito ucraino, e il vero e proprio genocidio della popolazione civile che ne sarebbe seguito”, commenta ancora Néant. Potremmo dire, tutt’al più, che, se un errore e stato commesso da parte della leadership di Mosca, questo è il non essere intervenuti prima, sin dal 2014, come Mosca ha fatto con successo in Crimea, che infatti oramai fa stabilmente parte della Federazione Russa.

Da parte nostra, non possiamo far altro che ribadire il nostro impegno nel far emergere una versione dei fatti che contrasta con la verità ufficiale dei mass media al servizio dell’imperialismo nordamericano, con buona parte di coloro che sbraitano vuote accuse di putinismo. L’ottundimento delle menti da parte della propaganda massmediatica impedisce evidentemente a costoro di comprendere che il vero nemico dell’Italia, dell’Europa e del mondo sono gli Stati Uniti d’America, non la Federazione Russa.

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