di Global Times
Mentre a Pechino si apre il Quarto Plenum del XX Comitato Centrale per delineare il Quindicesimo Piano Quinquennale, i nuovi dati dell’ONS mostrano un PIL in crescita del 5,2% nei primi tre trimestri del 2025. Strategia e performance si rafforzano a vicenda, alimentando fiducia globale.
FONTE ARTICOLO: https://giuliochinappi.com/2025/10/23/una-cina-centrata-sullo-sviluppo-porta-fiducia-in-un-mondo-incerto/
Lunedì mattina a Pechino ha preso il via la quarta sessione plenaria del XX Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC). La riunione esaminerà la bozza di proposte della leadership del Partito per la formulazione del Quindicesimo Piano Quinquennale (2026-2030) per lo sviluppo economico e sociale nazionale. Nella stessa giornata, l’Ufficio nazionale di statistica (ONS) ha diffuso i dati secondo cui il prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 5,2% su base annua nei primi tre trimestri del 2025, un’accelerazione rispettivamente di 0,2 e 0,4 punti percentuali rispetto al tasso dell’intero 2024 e allo stesso periodo dell’anno scorso. I due eventi coincidono nel tempo ed echeggiano nel significato: da un lato, la tabella di marcia strategica per i prossimi cinque anni; dall’altro, una testimonianza concreta della resilienza dell’economia cinese.
Nel panorama economico globale, il 5,2% spicca come un indicatore particolarmente significativo. Con il riemergere del protezionismo, il riassetto delle catene del valore e frequenti conflitti regionali che intensificano i venti contrari esterni, mantenere una traiettoria di crescita stabile non è impresa semplice. La Cina non solo offre una delle fonti più importanti di stabilità per l’economia mondiale, ma rafforza anche la fiducia nel proprio percorso di sviluppo. Ancor più importante, questo risultato riflette una resilienza strutturale: se l’ambiente esterno può indurre oscillazioni temporanee, la traiettoria di lungo periodo continua a essere plasmata dall’ottimizzazione strutturale, dall’efficacia dell’aggiustamento delle politiche e dai vantaggi istituzionali.
Dall’inizio dell’anno, l’economia cinese ha proseguito con passo sicuro, accelerando l’integrazione tra innovazione scientifica e trasformazione industriale. Le nuove forze produttive di qualità emergono come motore centrale dello sviluppo di alta qualità. Nei primi tre trimestri, il valore aggiunto della manifattura high-tech è aumentato del 9,6% su base annua. La quota delle imprese industriali sopra una certa dimensione è salita al 16,7%, mentre quella dell’industria dei macchinari e delle apparecchiature è cresciuta fino al 35,9%, diventando il principale propulsore dell’espansione industriale. Anche l’economia digitale e le industrie verdi hanno mostrato una performance robusta: produzione e vendite di veicoli a nuova energia, prodotti fotovoltaici, sistemi di accumulo eolico ed energetico si sono mantenute vivaci, con le esportazioni dei “nuovi tre” prodotti in crescita a doppia cifra. L’innovazione scientifica e tecnologica accelera, con investimenti in R&S in aumento a livello nazionale e un rapido incremento dei brevetti.
Nel corso del Quattordicesimo Piano Quinquennale, l’economia cinese ha avanzato con regolarità attraverso tempeste e sfide. Dall’impatto della pandemia ai mutamenti improvvisi dell’ambiente esterno, la Cina ha retto a pressioni senza precedenti. Il suo prodotto economico complessivo ha superato in sequenza 110, 120 e 130 trilioni di yuan, mentre il contributo alla crescita economica globale è rimasto attorno al 30%. Si sono registrati importanti progressi nell’innovazione scientifica e tecnologica, l’accelerazione della transizione verde e il consolidamento di un sistema industriale moderno. Il PIL pro capite ha superato i 13.000 dollari per due anni consecutivi, il divario di reddito tra aree urbane e rurali ha continuato a ridursi e il sistema di sicurezza sociale è stato ulteriormente migliorato. L’economia cinese sta aprendo un nuovo capitolo in un contesto mutevole, con la crescita di nuovi driver che sposta l’accento dal “competere sulla velocità” al “competere sulla qualità” e da una crescita trainata dai fattori a una crescita trainata dall’innovazione.
Alla base di questi risultati vi è una logica fondamentale: l’incrollabile centralità dello sviluppo. Lo sviluppo è la priorità assoluta del Partito nel governare e rinnovare il Paese, ed è un requisito intrinseco della modernizzazione alla cinese. L’obiettivo è consentire a oltre un miliardo di persone di vivere meglio, guidando il processo con innovazione, coordinamento, sostenibilità, apertura e condivisione. È questo impegno che ha permesso alla Cina di mantenere la rotta in condizioni difficili. Questa filosofia dello sviluppo offre oggi al mondo spunti preziosi.
Di fronte a un crescente “deficit di sviluppo” globale, la Cina ha costantemente promosso inclusività, universalità e sviluppo condiviso, avanzando iniziative concrete come la Belt and Road e la Global Development Initiative per permettere a più Paesi di accedere a opportunità di crescita. Nel perseguire la propria modernizzazione, la Cina contribuisce anche con idee e soluzioni alle sfide comuni dell’umanità, facendo della “valenza dello sviluppo” un linguaggio condiviso che la connette al resto del mondo.
Nel momento in cui la Cina si appresta a presentare il Quindicesimo Piano Quinquennale, la centralità dello sviluppo si manifesta con ancora maggiore chiarezza. Il Piano non è soltanto un calendario di gestione economica, ma un progetto strategico di sviluppo nazionale. Esso continuerà a privilegiare lo sviluppo di alta qualità, ponendo l’autosufficienza e la forza scientifico-tecnologica come sostegno strategico, e indicando nella transizione verde, nel coordinamento regionale, nell’integrazione urbano-rurale e nella prosperità comune le direttrici principali, per accelerare la trasformazione e l’ottimizzazione del modello di crescita, rafforzando al contempo la spinta e la vitalità dello sviluppo. Ne deriverà una Cina più innovativa, resiliente e inclusiva, capace di fornire certezza: non solo avanzando nel proprio percorso di modernizzazione, ma anche iniettando stabilità e fiducia in un mondo turbolento.
Nei prossimi cinque anni, sarà necessario fare dell’innovazione il principale motore della crescita e consolidare continuamente le nuove forze produttive di qualità; attivare la domanda interna e vivacizzare il mercato, trasformando il potenziale di consumo in dinamica espansiva; avanzare nella transizione verde, facendo dell’energia pulita e degli stili di vita a basse emissioni nuovi driver di crescita; proseguire nell’apertura di alto livello, attraendo più cooperazione e opportunità con un atteggiamento ancora più aperto. A prescindere dalle oscillazioni dell’ambiente esterno, l’economia cinese resta fiduciosa, capace e piena di risorse. Se la Cina manterrà con fermezza il proprio cammino e tradurrà il progetto in realtà, passo dopo passo, la sua poderosa traiettoria di sviluppo avanzerà tra le tempeste globali verso un futuro più luminoso.








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