Il Partito Tudeh dell’Iran e il Partito Comunista d’Israele contro la guerra

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di Dario Tagliamacco

I Partiti comunisti di Iran e Israele condannano fermamente l’escalation di guerra e il genocidio portato avanti dal Governo israeliano. Chiedono l’immediata interruzione delle operazioni militari che stanno destabilizzando la regione.

Il Partito Tudeh e il Partito Comunista d’Israele in un comunicato congiunto condannano le continue operazioni di aggressione da parte dell’esercito israeliano, ultima fra tutti l’attacco all’Iran che viola completamente ogni diritto internazionale. Nel testo si spiega come i crimini commessi dal Governo guidato da Benjamin Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Unione Europea abbiano causato la morte di più di 55000 palestinesi, tra i quali oltre 18000 bambini.

Nei giorni scorsi il Governo israeliano ha bombardato varie zone dell’Iran, compresi diversi impianti e centri nucleari, uccidendo alcuni comandanti dell’IRGC, tra cui Mohammad Bagheri, Capo di Stato Maggiore, e Hossein Salami, Comandante dell’esercito. Hanno perso la vita anche alcuni scienziati nucleari iraniani e inoltre, la televisione di Stato iraniana ha annunciato che in seguito all’attacco israeliano contro Teheran ci sono stati quasi 50 feriti di cui 35 donne e bambini.

Bisogna ricordare che il Partito Tudeh, come altre formazioni politiche di matrice marxista, hanno subito una forte repressione in Iran dopo la rivoluzione del 1979 che fece cadere lo Shah Reza Pahlevi, il quale era sostenuto dall’imperialismo occidentale. Pur vivendo tale realtà, i comunisti iraniani si oppongono fermamente a una guerra di aggressione contro il proprio Paese da parte di una forza straniera.

L’attacco del Governo di Benjamin Netanyahu, sostenuto dall’Amministrazione di Trump, sul territorio iraniano ha violato tutte le leggi internazionali. Oltre a ciò il Governo israeliano, già accusato di commettere crimini contro l’umanità, ha compiuto ulteriori aggressioni nella regione con l’obiettivo di ridisegnare i rapporti di forza del Medio Oriente per agevolare l’imperialismo statunitense. I militanti dei due partiti mettono in guardia riguardo il prolungamento delle sofferenze disumane imposte al popolo palestinese, esortando la comunità internazionale ad intervenire per evitare che il disastro continui.

L’attacco di Israele è avvenuto in un momento in cui il Consiglio dei governatori dell’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), in data 12 giugno 2025, ha approvato una risoluzione contro la Repubblica Islamica Iraniana nella quale si afferma che le inadempienze ripetute dell’Iran dal 2019, nel fornire piena e tempestiva cooperazione con l’Agenzia in merito al materiale nucleare non dichiarato e all’attività in diversi siti non comunicati, costituiscono un’inadempienza da parte della nazione ai propri obblighi segnalati nell’Accordo di salvaguardia con l’AIEA. Comunque alcune di queste questioni sollevate nelle risoluzioni del Consiglio dei governatori sono già state affrontate nell’accordo JCPOA, sul quale di fatto un patto firmato è stato raggiunto.

I due partiti comunisti chiedono anche il riconoscimento immediato dello Stato palestinese per porre fine al genocidio in atto a Gaza, la guerra porta guadagni unicamente all’imperialismo, alle sue forze clientelari e alla dittatura che si trova al potere. Israele e gli Stati Uniti, dopo la Siria, l’Iraq e la Libia, vogliono minare la sovranità dell’Iran per fare in modo che tutte le nazioni presenti nella regione aderiscano al loro progetto imperialista ed egemonico che mira alla sottomissione dei popoli.

Il Tudeh e il Partito Comunista d’Israele si oppongono a tutti i programmi di sviluppo nucleare in Medio Oriente e nel mondo, poiché la strada per bloccare la proliferazione di armi nucleari non può passare attraverso una guerra aggressiva contro l’Iran, bensì dalla smilitarizzazione delle medesime armi nell’intera regione, con la firma da parte di tutte le nazioni, Israele compreso, di un trattato che vieti lo sviluppo di armi nucleari.

Viene chiesto a tutte le forze progressiste, sostenitrici della pace fra i popoli, presenti in Israele, in Iran e nel mondo, di unirsi alla condanna della brutale violazione del diritto internazionale e di lottare per la prevenzione di un conflitto militare distruttivo con delle conseguenze di ampia portata. L’opinione pubblica mondiale, secondo le due formazioni comuniste, deve superare la semplice preoccupazione espressa dal Segretario Generale delle Nazioni Unite per l’attacco compiuto da Israele contro l’Iran; qualsiasi strumento internazionale attraverso le Nazioni Unite e il suo Consiglio di Sicurezza deve essere usato per evitare che si precipiti in una guerra che potrebbe avere dei risvolti catastrofici. Il mondo deve porre fine all’escalation e al massacro di Gaza.

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