La missione ODIHR OCSE ha valutato la campagna elettorale in Uzbekistan

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Riceviamo e pubblichiamo

La missione ODIHR OSCE ha pubblicato una relazione intermedia sui risultati del monitoraggio delle elezioni presidenziali in Uzbekistan.

Il 24 novembre la missione dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (ODIHR) ha pubblicato una relazione intermedia sui risultati del monitoraggio della preparazione per le elezioni del Presidente dell’Uzbekistan.

L’ODIHR è coinvolto nel monitoraggio delle elezioni in Uzbekistan per la settima volta, ma per la prima volta – con una missione su larga scala, a cui si uniranno i 250 osservatori di breve termine provenienti da 21 paesi membri dell’OSCE nel giorno delle elezioni, il 4 dicembre.

Il rapporto, che copre il periodo dal 02 al 20 novembre, presenta un’analisi della campagna elettorale e della situazione elettorale in Uzbekistan. Le prossime elezioni sono chiamate “un punto di svolta” nella storia del paese dopo 25 anni del governo del primo Presidente Islam Karimov.

Gli esperti dell’OSCE hanno notato il miglioramento della legislazione elettorale dell’Uzbekistan dopo le elezioni presidenziali del marzo 2015, evidenziando l’adozione delle precedenti raccomandazioni dell’ODIHR. In particolare, si tratta di:

  • ridurre il numero di firme richiesto per la nomina di un candidato alla presidenza (dal 5% all’1% del numero dei votanti);
  • pubblicare le decisioni della Commissione Elettorale Centrale (CEC) sul suo sito ufficiale;
  • consolidare le norme per la campagna pre- elettorale;
  • definire le procedure del voto anticipato, e altro.

Il rapporto afferma, che dopo l’annuncio della data delle elezioni, la CEC ha adottato e pubblicato sul suo sito 55 decisioni. La creazione delle condizioni per le persone con disabilità e la preparazione degli scrutini (per la prima volta) per i non vedenti – sono delle novità importanti nel garantire una partecipazione indipendente nelle elezioni e nella tutela dei diritti degli elettori.

La missione ODIHR ha osservato le formazioni della CEC condotte per i membri delle commissioni elettorali, così come l’attuazione di misure di sensibilizzazione e miglioramento della cultura giuridica degli elettori. Nel rapporto si rimarcano sia la campagna per evitare il cosiddetto “voto di fiducia” o “voto famiglia” e sia la trasmissione dei programmi televisivi in uzbeko, karakalpako, russo e nella lingua dei segni.

Descrivendo la campagna elettorale, gli esperti hanno notato l’uso della videoconferenza dai candidati per la presidenza durante gli incontri con gli elettori nelle regioni, che fornisce una copertura più ampia. Viene anche sottolineato che le recenti modifiche alla legge prevedono l’organizzazione dei dibattiti, mai effettuati prima.

I rappresentanti della missione OSCE hanno sottolineato la somiglianza delle strategie utilizzate dai candidati per promuovere i loro programmi elettorali. Il tema dominante della campagna elettorale, dice il rapporto, è la “continuità e stabilità nel corso di una transizione senza precedenti del potere.”

Il rapporto indica anche alcune carenze nel processo elettorale, in particolare la mancanza di un registro elettronico unico degli elettori. Secondo la dichiarazione della leadership della Commissione Elettorale Centrale, la preparazione per la creazione del registro è già iniziata, e per le prossime elezioni tale registro sarà in funzione.

(fonte “Gazeta.uz”)

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